Già nella giornata di ieri, a seguito del Dpcm emanato dal Governo, gli organizzatori della fiera Skipass hanno annunciato la cancellazione dell’evento in programma questa settimana, dal 29 ottobre al 1 novembre.
L’evento segna da anni l’inizio della stagione invernale, con tutta la grande famiglia FISI e il mondo montagna italiano presenti. Giustificato quindi il dispiacere manifestato dal presidente Flavio Roda all’ufficio stampda della FISI: «Skipass, da sempre, rappresenta il punto d’incontro di tutte le realtà legate agli sport di montagna, che si aprono al pubblico, in vista della nuova stagione. E’ un vero peccato che sia stata annullata l’edizione di questo 2020, ma i numeri del contagio parlano chiaro. Ci adeguiamo, tenendo presente però che va subito fatto un grande sforzo da parte del Governo, del Comitato tecnico scientifico, delle Regioni, a cui è stata affidata la materia, perché si definiscano al più presto le linee guida per permettere la riapertura anche ai turisti degli impianti sciistici. Già da oggi, la Federazione e gli altri attori del comparto montano sono al lavoro per predisporre un documento comune da sottoporre quanto prima all’attenzione del Cts».
Roda ha quindi sottolineato l’importanza di definire al più presto le linee guida per la riapertura degli impianti sciistici anche agli amatori, affinché il settore non vada in crisi: «Il mondo degli sport invernali garantisce lavoro a centinaia di migliaia di persone – ha proseguito Roda – con un indotto notevole sul Pil del Paese. In più, nel nostro sport è impossibile contagiarsi sulle piste, vista l’attrezzatura che ogni sciatore veste per proteggersi dal freddo. Va fatta attenzione alla base degli impianti e nei rifugi, ma sono situazioni che sono assimilabili all’ingresso in un supermercato o in un bar: esistono regole ben precise ed è sufficiente rispettarle».
Quindi Roda rilancia il messaggio già comunicato alcuni giorni fa. La conferma che in quell’occasione non si stava riferendo ai giornalisti, ma direttamente al mondo politico: «Ribadisco quindi quanto detto già qualche giorno fa. Gli sport invernali devono tornare aperti a tutti, anche perché la stessa attività agonistica di alto livello si fonda sull’attività di base, sul lavoro degli sci club e dei maestri di sci che, crescendo i più piccoli, mettono le condizioni perché si possano creare i campioni di domani. Il tutto nella massima sicurezza e in un ambiente aperto e sano».
Roda sul DPCM: “Si definiscano al più presto le linee guida per riaprire gli impianti a tutti”
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