Salto | 13 novembre 2020, 14:02

Caos Salto Femminile - Nessuna gara prima del 22 gennaio, la rabbia di Lundby: "Sono disperata"

La norvegese ha anche criticato la politica del suo paese: "Non capisco perché la Norvegia continui ad organizzare gare in altri sport e non per noi"

Immagine TV2

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In pochissimi giorni, le protagoniste della Coppa del Mondo di salto con gli sci hanno visto duramente colpito il calendario della loro stagione, con le prime tre tappe che sono sparite. Prima Zao, poi Sapporo e infine Lillehammer sono state cancellate o nell’ultimo caso rinviate. In questo momento, quindi, la prima tappa di Coppa del Mondo in calendario è direttamente quella di Ljubno, del 22 e 24 gennaio. Insomma dopo tanta preparazione, le donne del salto potrebbero esordire soltanto tra due mesi!

Un’ipotesi che fa perdere la pazienza alla leader del movimento femminile, Maren Lundby, una ragazza senza peli sulla lingua. La norvegese è stata ironica sui social, pubblicando una stories con un countdown per il via della Coppa del Mondo, che parte da 11 mesi e 30 giorni. Insomma, il messaggio è piuttosto chiaro: “non gareggiamo”.

Lundby ha anche espresso la propria opinione, intervistata da Nettavisen, mostrandosi piuttosto critica nei confronti della politica norvegese: «Non va bene, avevamo delle gare in programma ed oggi non ci ritroviamo più nulla. Sono disperata. Non voglio essere troppo critica, ma non capisco perché la Norvegia continui ad organizzare gare in altri sport e non per noi. Mi chiedo costa sta succedendo all’estero, ci sono eventi ovunque, nonostante ci siano molte più infezioni rispetto alla Norvegia. Dopo ovviamente capisco la situazione, ma mettere in discussione il modo in cui facciamo le cose in Norvegia non è proibito».

G.C.

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