Sci di fondo | 30 novembre 2020, 11:47

Fondo - Il finale folle di Ruka: Andersson manda a terra Svahn, Dahlqvist e Nepryaeva; discussioni tra le svedesi

Linn Svahn si è presentata arrabbiatissima ai microfoni di SVT al termine della gara, dopo la caduta causata da Andersson; sul pullman della squadra ci sarebbe poi stato il chiarimento; per Nepryaeva brutta botta alla gamba

Fondo - Il finale folle di Ruka: Andersson manda a terra Svahn, Dahlqvist e Nepryaeva; discussioni tra le svedesi

Ha fatto molto discutere il finale della pursuit femminile di Ruka. Fino all’ultimo rilevamento cronometrico, infatti, alle spalle della straordinaria Johaug, vi era un ampio gruppo composto da Karlsson, Sorina, Andersson, Brennan, Svahn, Dahlqvist e Nepryaeva. Ma proprio nel finale di gara, mentre le telecamere mostravano gli ultimi metri solitari della magnifica Johaug, alle sue spalle lontano dalle inquadrature accadeva il caos. Nel tratto di discesa, infatti, ci sono stati diversi contatti per prendere le migliori posizioni in vista della volatona finale per il podio.

Particolarmente aggressiva, secondo quanto riferito, è stata Ebba Andersson, che in discesa ha toccato Linn Svahn, senza dubbio la favorita per lo sprint finale, la quale è finita a terra portandosi giù le incolpevoli Maja Dahlqvist e Natalia Nepryaeva, che senza poter far nulla le sono finite addosso. La russa ha addirittura rotto i propri sci (Välbe ha affermato che verranno mandati a Mosca per essere sistemati, ndr) e ha preso anche una bruttissima botta facendosi male ad una gamba (si sta valutando l'entità del problema, ndr). Le tre hanno comunque concluso la gara, con Svahn settima, Dahlqvist ottava e una dolorante Nepryaeva decima, mentre ben avanti a loro Sorina risolveva a proprio favore la volata per il secondo posto, con Ebba Andersson sorprendentemente terza.

Al termine della gara non sono mancate però le polemiche interne alla squadra svedese, dove la competizione è sempre più alta e le atlete non risparmiano colpi anche tra loro, tanto che anche nella finale della sprint di venerdì vi era stato un contatto tra Svahn e Sundling.

Secondo quanto riportato da SVT, Svahn era arrabbiatissima per l’accaduto. Addirittura la sprinter ha immediatamente lasciato la zona d’arrivo una volta tagliato il traguardo, per poi presentarsi nervosa ai microfoni di SVT: «Me ne sono andata subito, è normale che sia così quando sei arrabbiata (lei ha usato un altro termine, ndr). Adesso sono ancora arrabbiata. Sono stata colpita da Ebba Andersson e quando sono finita a terra, Dahqlvist è arrivata da dietro ed è caduta su di me. A questo punto con la squadra possiamo andare a fare discesa, è stato fatto qualcosa di inutile. Se ho parlato con Ebba? No».

I media svedesi hanno riferito che Ebba Andersson avrebbe dato una pacca sulla spalla di Svahn in mixed zone provando a scusarsi, ma in quel momento era difficile sbollire la giovane fondista svedese, atleta sempre molto calda.

Il direttore tecnico della squadra Anders Byström ha però rassicurato tutti che il clima è migliorato una volta che le atlete si sono ritrovate sul pullman. «Sicuramente all’arrivo sei frustrato, è normale urlare ed essere arrabbiati. Ma ora, hanno parlato di quanto accaduto mentre erano sul bus e la situazione si è calmata. Nessun problema, cose che capitano. Certamente il clima iniziale non era dei migliori, ma ora le cose vanno meglio. Ne abbiamo parlato, siamo nella stessa squadra ma ognuno vuole ottenere il massimo».

Giorgio Capodaglio

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