Interviste | 01 dicembre 2020, 17:48

Combinata - Il rientro dopo un anno di Aaron Kostner: "Non mi aspettavo di partire così. Pittin? Lo aspettiamo a Ramsau"

14° ai Mondiali di Seefeld 2019 a soli 19 anni, alcune buone gare all'inizio della scorsa, poi il brutto infortunio al ginocchio sinistro che lo ha fermato. Il gardenese ha parlato a Fondo Italia del suo rientro in Coppa del Mondo.

Aaron Kostner durante i recenti Campionati Italiani (PHOTO ELVIS)

Aaron Kostner durante i recenti Campionati Italiani (PHOTO ELVIS)

E' ancora presto per dire dove i ragazzi azzurri della combinata nordica potranno arrivare, ma chi è abituato a seguire questo sport, non può che aver avuto l'impressione che si sia arrivati a un punto di svolta nelle prestazioni sul trampolino. Mancava il leader Alessandro Pittin, però il quartetto azzurro si è difeso egregiamente in assenza del capitano e punto di riferimento storico-presente del movimento. La parola chiave è consistenza.

Aaron Kostner, il più giovane del quartetto, ha raccontato a Fondo Italia il suo rientro dopo quasi un anno senza respirare l'aria di Coppa del Mondo. Il poliziotto delle Fiamme Oro di Moena ha ottenuto un 19°, un 30° e un 39° posto. La condizione migliore sugli sci è lontana, ma sul trampolino si è fatto valere ottenendo un 13° e un 18° posto nelle prime due gare. Ecco le sue risposte alle nostre domande.

Ciao Aaron, com'è stato tornare a gareggiare in campo internazionale dopo quasi un anno?

Fantastico! Sono molto soddisfatto di questi tre giorni di gare anche se la gara di domenica non è andata benissimo (il salto di gara è stato annullato così si è ripescato il salto del Provisional Competiton Round di giovedì dove Aaron si è classificato 32°, n.d.r.)

Sul trampolino sei andato subito molto bene. Te l'aspettavi?

Sinceramente non aspettavo un inizio così anche se Ruka mi si addice come trampolino. Già in allenamento a Innsbruck qualche giorno prima di venire in Finlandia saltavo bene più o meno sugli stessi livelli di Samuel Costa. Entrambi ci siamo confermati, sono contento di essere vicino alla top 10.

 

Tutta la squadra è cresciuta dal trampolino. Com'è il clima all'interno del gruppo?

E' molto buono e si è visto che abbiamo iniziato tutti abbastanza bene. Pur senza Alessandro, io sono andato a punti due volte come Raffaele Buzzi, Samuel addirittura 3 su 3. Con Alessandro girerebbe tutto ancora meglio. Spero sia con noi a Ramsau per una bella battaglia.

A che punto sei fisicamente? Sugli sci ovviamente si nota che ancora devi trovare ritmo gara dopo la lunga assenza.

A buon punto. La condizione arriverà a metà gennaio, bisogna solo avere pazienza. Sugli sci mi aspettavo di non essere tanto in forma, ma non soffrire così, soprattutto i primi due giorni. Io sono un diesel, ho bisogno di trovare il ritmo gara ogni stagione, in questa ancora di più perché, data la situazione, non ci sono state gare estive. Certo, abbiamo fatto dei test veloci per far abituare il corpo, sfide uomo contro uomo fra di noi, ma una gara con tanti partecipanti è un'altra cosa. Ora abbiamo tempo fino a Ramsau per allenarci e migliorare, poi in vista delle gare in Val di Fiemme a gennaio, avremmo ancora tempo per crescere ancora.

 

Davide Bragagna

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