La differenza, alla fine, l'ha fatta di nuovo Halvor Egner Granerud. L'uomo del momento del salto con sci ha piazzato 234 metri e mezzo di salto che hanno messo in crisi la psiche di Karl Geiger, fermo nel suo ultimo volo a 224 metri e mezzo e che, dopo aver vinto la gara individuale, non ha saputo fare la differenza in quella a squadre. L'altra differenza l'hanno fatta le scelte tattiche del capo allenatore dei norge e così, niente prima volta con l'oro al collo per la Germania che ha lottato e ci ha creduto sino alla fine.
La Norvegia (Daniel Andre Tande, Johann Andre Forfang, Robert Johansson e Granerud) vince il quinto titolo della storia (erano i campioni già del 2018) con 19.2 di vantaggio sulla Germania (Costantin Schmid, Pius Pascheke, Markus Eisenbichler e Karl Geiger) e 62.2 sulla Polonia (Piotr Zyla, Andrzey Stekala, Kamil Stoch e Dawid Kubacki). Quarto posto per la Slovenia e quinto per il Giappone.
Dopo la prima serie di salti a guidare c'era la Germania che aveva totalizzato 874 punti contro gli 862 della Norvegia e gli 817 della Polonia. Ma i teutonici non avevano fatto i conti con Granerud che nella serie finale vola più lontano di tutti - e fa segnare il miglior punteggio con 58.5 - e manda in palla il fresco Campione del Mondo Karl Geiger. Si decide tutto lì.