Biathlon | 10 gennaio 2021, 13:01

Biathlon - Riecco la Russia! Epilogo a sorpresa nella mista, battute Norvegia e Francia. Italia settima

Con un grande giro finale, Eduard Latypov ha regalato il successo al quartetto russo nella staffetta mista di Oberhof, interrompendo un digiuno di podi di oltre 40 gare. Seconda la Norvegia, terza la Francia uscita per prima dal poligono finale. Buon settimo posto per l'Italia.

Svetlana Mironova

Svetlana Mironova

Riecco la Russia. Dopo un'infinità di gare il digiuno si è interrotto ed il quartetto russo formato da Uliana Kaisheva, Svetlana Mironova, Alexander Loginov ed Eduard Latypov ha riportato sul podio la bandiera tricolore. E per rendere più speciale l'occasione ha scelto il gradino più alto con un successo sinceramente inatteso e che ha trovato prima in Mironova e quindi in Lapytov gli attori protagonisti.

Il giro finale è tutto da raccontare, perchè quando Quentin Fillon Maillet è uscito per primo con margine in pochi avrebbero potuto immaginare che il norvegese Sturla Lægreid e lo stesso Latypov potessero chiudere il buco nei confronti dell'esperto transalpino. Ed invece il francese ha dimostrato che le problematiche emerse nella sprint non erano casuali e nel giro di due chilometri ha perso la decina di secondi di margine, senza riuscire a rispondere al successivo allungo di Lægreid. Cosa che invece è riuscita piuttosto agevolmente ad un Latypov che ha poi scelto la tattica migliore nello sprint conclusivo, infilando lo scandinavo al momento giusto per tagliare per primo il traguardo.

Sono state sette le ricariche utilizzate nel corso della gara da Russia e Norvegia (affidatasi al quartetto Tandrevold - Røiseland - Dale - Lægreid), una in più rispetto alla Francia che ha messo sul piatto un'ottima Anais Chevalier in partenza ed una formazione oltremodo compatta grazie alle prove di Justin Braisaz e Fabien Claude, in cui è però mancato sul più bello il finale di Fillon Maillet per un podio che odora di occasione mancata.

I bisticci al tiro in piedi di Ard Peiffer hanno quindi permesso alla Bielorussia di conquistare un prezioso quarto posto nonostante l'avvio in salita per il giro di penalità infilato da Dzinara Alimbekava; ma in seguito Elena Kruchinkina, Bocharnikov e Smolski hanno raddrizzato la situazione, chiudendo ai piedi del podio a meno di un minuto dai vincitori. Quindi ecco la Germania (Hinz, Herrmann, Doll, Peiffer) e la Svizzera (Aita e Selina Gasperin, quindi Weger e Wiestner) davanti all'Italia, buona settima.

La gara della nazionale azzurra si è complicata nella seconda parte della frazione di lancio di Irene Lardschneider: puntuale a terra, l'altoatesina è dovuta ricorrere a due ricariche in piedi, perdendo il treno delle migliori e passando a Lisa Vittozzi il testimone con uno svantaggio di 1'16 dalla testa. La sappadina si è espressa su ottimi livelli, piazzando un buon 9/10 al tiro (bene l'unica ricarica) per presentarsi a metà gara con un divario di 1'30 dalla Russia di Mironova. Ottimo a quel punto l'impatto del valtellinese Thomas Bormolini che utilizzando una sola ricarica ha trasformato la 14ima piazza in un ottavo posto parziale, accorciando sulla vetta (1'14) e dando una grande dimostrazione di efficienza in ogni settore di gara. Nell'ultima frazione, Dominik Windisch ha concesso quattro ricariche (otto complessive per l'Italia) per scalare ancora di una posizione la classifica e chiudere con un buon settimo posto.

 

La Classifica della gara

Luca Perenzoni

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