Sci di fondo | 11 gennaio 2021, 13:10

Fondo - Paolo Ventura fa un bilancio a fine Tour de Ski: "Ho trovato maggior costanza, ma sono deluso per la 15km di Tesero"

Il giovane trentino ha parlato dopo il Cermis: "Contento di come è andata sulla salita, non me l'aspettavo; nel Tour ho imparato che in gara bisogna sapersi gestire; nella 15km di Tesero volevo arrivare più avanti"

Foto Newspower

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Ha concluso in 26ª posizione la sua prima scalata al Cermis, secondo italiano in zona punti dopo Pellegrino, terminando al 32° posto nella classifica generale del Tour de Ski. Ad eccezione della sprint in Val Müstair, non il format a lui più congeniale, è stato un Tour de Ski solido quello di Paolo Ventura, ventiquattrenne del Centro Sportivo Esercito, sempre dentro o appena fuori dalla zona punti.

Al termine della salita del Cermis, il giovane trentino originario della Val di Fiemme, vivendo a Tesero, ha fatto il suo bilancio su questa avventura non nascondendo anche il suo rammarico per la 15km in classico sulla sua pista di casa che non è andata come avebbe voluto.

Ciao Paolo. Hai chiuso al 26° posto sul Cermis. Com’è stata la prima esperienza con questa salita?
«Sono contento della gara di oggi perché non me l’aspettavo non essendo proprio un format adatto alle mie caratteristiche. Ho visto comunque che sui muri rimanevo lì con gli altri, poi dove spianava facevo quasi più fatica».

Nella seconda parte della passata stagione partecipasti al Tour scandinavo. Come giudichi la tua prestazione al Tour de Ski confrontandola con quella scandinava?
«Sono più soddisfatto, perché ho visto che sono sempre lì dentro i trenta o appena fuori. Ho notato di avere più costanza rispetto allo scorso anno, quando un giorno ero oltre il cinquantesimo posto e l’altro vicino ai trenta».

Cosa metti nel tuo bagaglio di esperienza al termine del Tour de Ski?
«Ho imparato che le gare bisogna un po’ gestirsele, non partire troppo forte per poi saltare nel finale, come ho fatto tante volte in passato. Oggi, per esempio, ho preso la salita attorno alla quarantesima posizione, poi ho visto che guadagnavo fino a questo 26° posto».

Quali sono state la soddisfazione e la delusione più grandi in questo Tour de Ski?
«Per la soddisfazione non ti saprei dire, ma se vuoi ti dico la delusione. Speravo di classificarmi meglio nella gara di Lago di Tesero. Davanti a me sono arrivati atleti alla mia portata e potevo quindi sperare di arrivare nel gruppetto del ventesimo».

Insomma non ti accontenti di aver fatto esperienza.
«Mai accontentarsi, su questo non ho alcun dubbio. Sono consapevole che se tutto va perfettamente, posso arrivare più in alto».

Qual è l’obiettivo per la seconda parte di stagione?
«Innanzitutto ora è riposarmi un po’, poi andrò agli Italiani di Spiazzi, quindi vedremo. L’obiettivo sono i Mondiali di Oberstdorf, mi piacerebbe prendere parte alla cinquanta in classico».

Giorgio Capodaglio

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