Biathlon | 14 gennaio 2021, 12:11

Biathlon - IBU Cup: Akimova vince la sprint davanti a due connazionali; bene le azzurre, disastro Nilsson

Tripletta russa nella prima gara di IBU Cup ad Arber, andata alla neo mamma. Buona prova delle italiane, mentre esordio da incubo per Stina Nilsson

Foto IBU

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Dopo tanta attesa, è finalmente partita la stagione 2020/21 dell’IBU Cup. Ad Arber, in Germania, si è cominciato questa mattina con una sprint femminile che ha subito sorriso alla Russia grazie alla tripletta firmata da Akimova, Vasnetcova e Shevchenko.

Akimova si è imposta grazie ad un fantastico ultimo giro nel quale è riuscita a restare davanti alla velocissima Vasnetcova, autrice della miglior prestazione generale sugli sci ma penalizzata da un errore in più al tiro. Con un solo bersaglio mancato in piedi, quindi, Akimova ha conquistato un successo per lei speciale se si considera che è stata ferma per due anni dopo aver deciso di diventare mamma. Già a Hochfilzen si era bene difesa in Coppa del Mondo ed ora ha forse prenotato il pass per una nuova apparizione nel principale circuito internazionale, magari già ad Anterselva. Per lei il secondo tempo sugli sci, ma un ultimo giro al pari della velocissima Vasnetcova, costretta così ad accontentarsi della seconda piazza a 10” dalla vincitrice. Terza l’altra russa Shevchenko, che con un errore in piedi ha chiuso a 23” dal primo posto.

Ai piedi del podio è giunta la tedesca Deigentesch, che con un buon ultimo giro ha beffato di appena un decimo la francese Jeanmonnot, anch’ella autrice di un errore. Quinta piazza con un doppio zero per la francese Gilonne Guigonnat, che si è messa alle spalle l’ucraina Kryvonos, impressionante al poligono con un doppio zero e il miglior shooting time.

Cinque le azzurre in gara, con tre di esse che si sono piazzate nelle prime tredici posizioni.  
Buona la prova di Michela Carrara, che ha chiuso 11ª a 49” dalla vincitrice. La valdostana ha fatto una discreta prestazione sugli sci ma è stata penalizzata dal doppio errore nella serie iniziale a terra. In piedi l’azzurra è riuscita a restare solida e cambiare così il volto della sua gara, al punto da recuperare diverse posizioni con un bellissimo ultimo giro nel quale ha anche recuperato 3” a Gontier, scavalcandola di un soffio. Quest’ultima ha evidenziato un’ottima condizione sugli sci. La valdostana del Centro Sportivo Esercito ha concluso 12ª a 49”4, risultando la quinta nel tempo sugli sci, ma ha perso la possibilità di cogliere un grande piazzamento con il doppio errore nella serie in piedi, che si è andato ad aggiungere a quell’ultimo bersaglio mancato a terra. Peccato.

Da sottolineare l’ottima prova di Eleonora Fauner. La friulana del CS Carabinieri ha chiuso 13ª non distante dalle sue compagne di squadra al termine di una gara condotta molto bene. L’azzurra è partita con calma nel primo giro, poi dopo lo zero nella serie a terra ha alzato il ritmo nella seconda tornata presentandosi all’ultima serie addirittura in zona podio. Purtroppo è arrivato un errore in piedi, ma il suo 13° posto a 53” da Akimova è da rimarcare.

26ª piazza finale per l’altra valdostana dell’Esercito, Beatrice Trabucchi, che ha confermato di essere un’ottima tiratrice chiudendo con un doppio zero, ma di dover crescere ancora sugli sci dove ha pagato un po’ dazio. In ogni caso la 2000 ha confermato una buona base da cui partire.
50ª posizione invece per Rebecca Passler, che ha commesso tre errori nella serie in piedi, alla quale era però arrivata con un tempo di poco superiore a quello di Eleonora Fauner. Peccato per i bersagli mancati, ma l’altoatesina dei Carabinieri ha confermato di essere un’atleta molto veloce al poligono con il quarto tempo di range e shooting time.

In chiave internazionale, principale motivo d’interesse della gara era l’esordio di Stina Nilsson. In molti erano curiosi di vedere gli eventuali passi avanti farti dall’ex fondista svedese in questi mesi. La prima è stata però tutt’altro che positiva anche rispetto a quanto l’olimpionica del fondo aveva mostrato ad Idre. Un errore a terra con tempi di rilascio molto e alti e ben quattro in piedi dimostrano che la strada da fare è ancora tanta, come ovvio che fosse. A sorprendere è anche la sua prestazione sugli sci, se si considera che nel secondo giro ha perso oltre 36” dalla russa Vasnetcova e 28” da Gontier. Alla fine la svedese ha concluso al 99° posto con 5 errori e un distacco di 3’48” dalla vincitrice. Per lei anche il 114° tempo di range time ed il 54° sugli sci. Una prestazione molto negativa, ma Stina Nilsson è una grande lavoratrice e ha la testa giusta per non farsi abbattere dalle difficoltà, anzi quasi per trarne maggiori stimoli, al punto che già ci aspettiamo una prestazione ben diversa sabato. Era ovvio fin dall’inizio che ci sarebbe voluto del tempo.

Ci piace sottolineare infine la buona prestazione di Ukaleq Astri Slettemark, classe 2001 dalla Groenlandia, che ha concluso a 58” dalla vincitrice grazie ad un doppio zero. La ragazza si allena con la squadra giovanile norvegese ed il fatto che tutte le norvegesi in gara le siano finite alle spalle è sicuramente un elemento interessante.

CLASSIFICA FINALE TOP 10

1ª T. Akimova (RUS) 22’30.7 (1+0)
2ª V. Vasnetcova (RUS) +9.8 (1+1)
3ª A. Shevchenko (RUS) +23.0 (0+1)
4ª M. Deigentesch (GER) +27.1 (1+0)
5ª L. Jeanmonnot (FRA) +27.2 (0+1)
6ª G. Guigonnat (FRA) +29.0 (0+0)
7ª A. Kryvonos (UKR) +33.2 (0+0)
8ª E. Halfvarsson (SWE) +41.2 (0+0)
9ª T. Voronina (RUS) +42.9 (1+0)
10ª T. Johansson (SWE) +48.4 (0+2)

Le italiane
11ª M. Carrara +49.1 (2+0)
12ª N. Gontier +49.4 (1+2)
13ª E. Fauner +52.9 (0+1)
26ª B. Trabucchi +1’21.3 (0+0)
50ª R. Passler +1’51.1 (0+3)

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Giorgio Capodaglio

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