Biathlon | 17 febbraio 2021, 12:07

Biathlon - IBU Cup, doppietta tedesca nella short individuale; bene Comola, è ottava

Vanessa Voigt e Hanna Kebinger si sono prese la prima e seconda posizione a Brezno-Osrblie, mentre la statunitense Phaneuf ha chiuso il podio; la valdostana ottava con zero errori

Foto Stancik/IBU

Foto Stancik/IBU

Con una short individual femminile, a Brezno-Osrblie si è aperta la seconda settimana di competizioni di IBU Cup.

È arrivata una doppietta tedesca con Vanessa Voigt e Hanna Kebinger. Le due ventitreenni, entrambe al miglior risultato in IBU Cup, sono state autrici di un’ottima prestazione al poligono avendo chiuso la gara con quattro zero. Le due sono state divise da 7”, che Voigt ha guadagnato sugli sci, dal momento che il tempo di range time era praticamente identico. In terza posizione, con un errore commesso nella seconda serie, ha chiuso Madeleine Phaneuf, anche lei al primo podio in IBU Cup. La statunitense ha fatto registrare un tempo più alto di 26”2, riuscendo a tenersi alle spalle le altre due tedesche Deigentesch e Weidel, quest’ultima quinta con due errori.

Bella prestazione al tiro per l’azzurra Samuela Comola che giungendo ottava ha ottenuto il suo miglior risultato in IBU Cup. L’azzurra ha concluso a 1’01”1 dalla vincitrice, ma per appena 4 decimi non è riuscita ad arrivare sesta. La giovane valdostana ha fatto registrare il 24° tempo nello sci di fondo a 1’49”1 da Stina Nilsson, ma ad appena 17” per esempio da Nicole Gontier. Al poligono Comola ha cercato soprattutto di coprire i bersagli con l’obiettivo di non commettere errori a discapito della velocità d’esecuzione.

Più indietro le altre due azzurre. Nicole Gontier ha terminato in 52ª posizione con sette errori commessi, mentre Eleonora Fauner ha concluso 53ª con cinque bersagli mancati.

25ª posizione per Stina Nilsson, che si è confermata in netta crescita sugli sci facendo registrare il miglior tempo, ma è stata troppo fallosa al poligono. La svedese ha commesso cinque errori nelle due serie in piedi, mentre è stata precisa a terra. I suoi tempi d’esecuzione sono ancora alti, ma fa parte del normale processo di apprendimento.

Giorgio Capodaglio

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