Biathlon | 06 marzo 2021, 15:31

Biathlon - La Francia si aggiudica anche la staffetta maschile junior a Obertilliach, settima l'Italia

Undicesima medaglia per i transalpini, settima d'oro in una rassegna dominata a livello giovanile. Settimi gli azzurri, a contatto con il podio fino ai due giri di penalità nel quale è incorso David Zingerle al quarto poligono

Foto: Reichert IBU

Foto: Reichert IBU

Che battaglia tra Francia e Norvegia anche tra gli junior, ma sono i transalpini, autentici dominatori di questa rassegna giovanile di Obertilliach, ad aggiudicarsi anche la staffetta maschile juniores. Il quartetto composto da Lombardot, Mahon, Perrot e Emilien Claude (1+8 ricariche utilizzate) conquista la medaglia d’oro, nonostante un giro di penalità incorso da Mahon in seconda frazione. Battuta per 13.3 secondi la Norvegia (Oeverby, Kvarme, Grusd e Saeter, 1+10 ricariche), con Saeter che ha provato nell’ultimo giro a insidiare il vincitore di sprint e inseguimento, ma non c’è stato nulla da fare. Completa il podio un’ottima e solida Repubblica Ceca (Mikyska, Hornig, Marecek e Karlik), ricorsa all’utilizzo di 11 ricariche complessive con 1 minuto e 23 secondi di distacco dalla Francia.

Settima posizione finale per l’Italia, sopravanzata all’arrivo da Slovenia, Germania e Svizzera. Impiegato in prima frazione, il valtellinese Michele Molinari si è ben comportato al lancio: l’atleta dei carabinieri ha utilizzato però tre ricariche nella serie in piedi ed ha cambiato a 30 secondi dal podio in settima posizione. Generoso sugli sci David Zingerle, ma l’atleta dell’Esercito incorre in due giri di penalità nella serie in piedi e l’Italia cambia in nona posizione lontana 1’50” dalla Svizzera in testa. Tre le ricariche utilizzata dal valdostano Cedric Christille in terza frazione, mentre Iacopo Leonesio esce dall’ultimo poligono sesto grazie al 10/10, in lotta per la top 5 con lo sloveno Cisar e il tedesco Riethmueller, ai quali deve arrendersi nell’ultimo giro chiudendo in settima posizione finale a 2 minuto e 17 secondi di distacco dai transalpini.

Nicolò Persico

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