L’Italia deve arrendersi solo alla Norvegia nella staffetta mista di Nove Mesto, dove gli azzurri Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Dominik Windisch e Lukas Hofer domano il vento e le altre nazioni in lotta per il podio, in particolare Svezia e Francia, rispettivamente al terzo e quarto posto. Nonostante le 10 ricariche utilizzate dagli azzurri l’ottimo momento di forma degli sci sul quartetto ha inciso per un primo podio stagionale nel format più che meritato.
La Norvegia ha messo subito le cose in chiaro in prima frazione, con una straripante Tiril Eckhoff che è riuscita a creare il gap dopo la seria a terra e con il 10/10 cambia con 27 secondi sulla russa Kaisheva e su Lisa Vittozzi: la sappadina, sebbene abbia utilizzato due ricariche per serie ha mostrato un ottimo passo sugli sci, riprendendo nell’ultimo giro prima l’austriaca Zdouc e poi la russa Kaisheva, ma allo stesso tempo distanziando le altre pretendenti al podio, un nome su tutte la francese Anais Chevalier. La seconda frazione è ben gestita da Marte Olsbu Roeiseland, che amplia il suo gap sulla concorrenza dovendo utilizzare una sola ricarica nella serie a terra, al pari di Wierer e Braisaz che inseguono. L’azzurra delle Fiamme Gialle manca l’ultimo bersaglio in piedi ma al margine a metà gara sulla quarta nazione, in questa occasione c’è la svedese Magnusson, è di 33 secondi mentre gira la russa Kazakevich.
Entrano in scena quindi gli uomini, per tante nazioni la terza si rivela la frazione chiave, anche a causa dell’intensificarsi del vento: se Tarjei Boe riesce a domare le raffiche utilizzando due ricariche, non si può dire lo stesso per il francese Simon Desthieux che incorre nel giro di penalità. Ne approfitta così Dominik Windisch, che legge bene dando tacche nella prima serie utilizzando due ricariche, più una terza nella serie in piedi. L’azzurro si è difeso bene al poligono e garantisce all’Italia la seconda posizione alla vigilia dell’ultima frazione: Italia in compagnia della Svezia a un minuto e 15 secondi dalla testa ma con 16 di margine sulla Francia.
Lukas Hofer gestisce le due serie al poligono con grande esperienza e rapidità, confermando l’ottimo momento di forma: il Carabiniere utilizza una sola ricarica nella serie in piedi forzando l’errore dello svedese Ponsiluoma, che ha mancato tre bersagli. Il margine all’uscita del poligono è quindi confortevole e porta l’Italia ha un podio più che meritato a 1 minuto e 08 secondi dalla Norvegia, Svezia terza a 1.22, precedendo la quarta che chiude con Quentin Fillon Maillet, vincitore di sprint e inseguimento, a 1.42 dalla testa.
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Biathlon – Una super Italia nella mista è seconda alle spalle di una inarrivabile Norvegia

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