Biathlon | 19 marzo 2021, 17:11

Biathlon - La gioia di Lukas Hofer: "Era da tempo che aspettavo di vivere ancora questo momento"

L'azzurro del Centro Sportivo Carabinieri ha festeggiato il suo secondo successo in carriera: "Due sprint consecutive con il doppio zero, cosa posso volere di più? Sono proprio felice; il 2026? Non lo so, intanto arriviamo al 2023"

Biathlon - La gioia di Lukas Hofer: "Era da tempo che aspettavo di vivere ancora questo momento"

Una giornata da sogno per Lukas Hofer, che ha conquistato a Östersund la sua seconda vittoria in carriera. Un risultato strameritato per l’azzurro, autore di una stagione bellissima nella quale mancava solo il podio. È arrivato a Nove Mesto ed oggi ecco anche il trionfo, quella vittoria che fa gioire tutto il movimento italiano perché Hofer è senza dubbio l'atleta più amato e stimato per atteggiamento, passione, ma anche per il modo in cui fa da guida ai più giovani.

Inutile nasconderci, quella di oggi è la giornata più bella della stagione azzurra, se alla magnifica vittoria di Hofer aggiungiamo anche il secondo posto di Dorothea Wierer.

Al termine della gara è tanta la soddisfazione di Hofer, già in mixed zone, quando ha risposto alle nostre domande prima ancora di conoscere il risultato finale: «Direi  ch è stata una gara perfetta. All’inizio avevo un po’ di mal di gambe, forse per tutte le gare fatte fin qui, non sapevo bene cosa sarebbe successo. Mi sono però sbloccato abbastanza bene, velocemente. Il doppio zero? Cosa posso volere di più? Non c’è molto da dire, due sprint consecutive con doppio zero posso solo essere felice. Gran bella gara sono più che contento».

D’obbligo per noi chiedergli se in uno stato di forma di genere non abbia la tentazione di pensare addirittura di andare avanti fino al 2026: «Ancora non lo so. Intanto arriviamo al 2023, poi guardiamo avanti».

Poi passano diversi minuti, Hofer attende, ormai ha capito che la vittoria sta per arrivare, ma meglio aspettare perché non si sa mai. Ed alla fine, eccola, la gioia del successo, sette anni dopo Anterselva, per la prima volta da solo sul primo gradino del podio, a 31 anni e con una carriera da esempio per ogni giovane italiano. Luki è emozionato al microfono dell’IBU: «È incredibile – afferma tra l’incredulo ed il felice – era da tanto tempo che aspettavo di vivere nuovamente questo momento. Sono salito diverse volte sul podio nei sette anni che sono trascorsi dall’ultima vittoria, tante volte ci sono arrivato vicino, così come spesso ho sfiorato il podio. Oggi è stata una gara perfetta. Magari non il massimo nel primo giro, poi è andata sempre meglio. Sono super felice del mio tiro, due volte consecutive senza errori nella sprint. Non ho molto di più da dire. Se ho sofferto più nei venti minuti in pista o nell’ora di attesa? Ovviamente la seconda, perché è divertente sciare, sono felice di fare il mio hobby ed il mio lavoro. Se non mi divertissi questo non sarebbe il posto giusto, invece mi godo ogni volta che posso sciare».    

Giorgio Capodaglio

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