Biathlon | 26 marzo 2021, 12:01

Milano-Cortina - Tandrevold: "Non vedo l'ora di disputare le Olimpiadi del 2026, lì vivrò la vera atmosfera olimpica"

In un servizio di NRK sia la biatleta norvegese che Dorothea Wierer hanno espresso il proprio pensiero sui Giochi di Pechino, lamentandosi per quell'assenza di atmosfera già avuta a Pyeongchang

Milano-Cortina - Tandrevold: "Non vedo l'ora di disputare le Olimpiadi del 2026, lì vivrò la vera atmosfera olimpica"

Molti atleti hanno deciso di lasciare l’attività agonistica al termine di questa stagione. Una scelta particolare ad un anno dalle Olimpiadi, soprattutto perché in alcuni casi è stata presa da atleti ancora competitivi.

Come sottolineò già Dahlmeier lo scorso anno, coloro che hanno avuto già modo di disputare una o più Olimpiadi, tra Sochi e soprattutto Pyeongchang, sono rimasti delusi rispetto alle aspettative, non hanno sentito quel clima olimpico che avevano sempre sognato. L’ipotesi quindi di andare in un altro paese senza grande storia per quanto riguarda le discipline invernali, come la Cina, non è così attrattiva, soprattutto per quell'assenza di calore da parte dei tifosi. La campionessa tedesca aveva affermato che se i Giochi di Milano-Cortina si fossero disputati nel 2022 anzinché il 2026, forse anche lei avrebbe avuto qualche stimolo in più a proseguire.

Una conferma è arrivata da Ingrid Landmark Tandrevold in un servizio della tv norvegese NRK. La neo vincitrice della coppa di specialità mass start ha detto chiaramente che non vede l’ora di disputare le Olimpiadi del 2026 per poter finalmente respirare il vero clima olimpico, proprio ad Anterselva. «Se devo essere completamente onesta – ha affermato Tandrevoldil contorno ai Giochi Olimpici l'ho trovato molto diverso rispetto a quello che immaginavo quando ero più giovane. Spero e credo di continuare fino al 2026, per poter così vivere un’Olimpiade come l’ho sempre immaginata, in Italia, con molte persone e la giusta atmosfera. Sono rimasta molto delusa da Pyeongchang e penso che anche Pechino sarà così. Almeno sono preparata».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Dorothea Wierer, che a NRK ha espresso il proprio pensiero: «Non mi piace che le Olimpiadi si disputino in località che non hanno cultura di queste discipline – è stato riportato dalla tv norvegese – preferisco le Olimpiadi in Europa, con la montagna e la tradizione. Penso che tutti le vogliano, ma il denaro regna».

Giorgio Capodaglio

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