Salto | 02 aprile 2021, 15:33

Salto e Combinata - Il saluto di Federico Rigoni: "A volte nella vita bisogna fermarsi e prendere fiato"

L'ex direttore tecnico del salto e della combinata nordica ha salutato tutti attraverso un messaggio apparso sui propri social

Salto e Combinata - Il saluto di Federico Rigoni: "A volte nella vita bisogna fermarsi e prendere fiato"

Dopo l'annuncio delle sue dimissioni, ufficializzato poche ore fa dalla FISI. L'ex direttore tecnico del salto e della combinata nordica, Federico Rigoni, ha scritto un lungo post sul proprio profilo facebook per salutare tutti, seppur senza entrare nei particolari della sua scelta

«Capita a volte nella vita di doversi fermare. Ora devo prendere fiato. Un ringraziamento a tutta la F.I.S.I. (Federazione Italiana Sport Invernali), compreso il Personale dei vari Uffici per la fiducia e per il grande supporto ricevuto nel corso di questi tre anni.

Un ringraziamento particolare ai vari Gruppi Sportivi Militari e Civili (G.d.f.-Polizia-Esercito-VF) a sostegno delle nostre discipline e in particolar modo al “Gruppo Sportivo dell'Arma dei Carabinieri” per avermi dato la possibilità di poter svolgere questo ruolo così impegnativo e delicato.
Lo stesso ringraziamento va doverosamente agli Atleti, Allenatori, Ski-man, Medici, Psicologi, Fisioterapisti, Preparatori Atletici e Tecnici per l'impegno e per i sacrifici fatti.
Sono contento per alcuni progetti realizzati quali i “Centri di avviamento allo Sport” al fine di reclutare giovani leve nei quali la F.I.S.I. sta facendo investimenti economici mirati, a vantaggio degli Sci Club e dei Tecnici dei Centri.

In questi anni sono stati ingaggiati in Italia Tecnici stranieri di valenza internazionale che stanno lavorando con determinazione, coadiuvati da Allenatori Italiani: sono convinto che i frutti più belli si raccoglieranno quanto prima.

Nell'ultimo anno impegnativo è stata importante la messa in opera della prima Squadra di Combinata Nordica Femminile, che ha dato, fin da subito, grosse soddisfazioni in termini di risultati, facendo sognare una medaglia ai Mondiali di Oberstdorf, terminati purtroppo in modo diverso.

Saluto con la certezza di non essermi risparmiato su nulla, di avere investito al meglio tutte le mie energie personali e di tempo in un ruolo che comporta non solo grandi responsabilità, ma anche tanto impegno e sacrificio che dall'esterno non si possono purtroppo capire.

Quest’ultima stagione agonistica, complessa sin dall'esordio causa pandemia e variabili intervenute di difficile gestione, ha richiesto ancora maggior dispendio di energie come è normale che fosse, a discapito a volte, dei propri spazi personali.

Auguro il meglio a chi occuperà il mio posto, certo che lavorerà con il massimo impegno, perseveranza e buon senso, per portare in questo ultimo anno di preparazione Olimpica gli Atleti nelle migliori condizioni di forma.

Grazie infine a tutte le persone che mi hanno supportato e sopportato in questo periodo e che mi sono state vicine».

Sarà una primavera certamente non semplice per lo sci nordico italiano, che in un colpo solo ha perso entrambi i direttori agonistici. Forse l'ambiente dovrebbe iniziare a porsi qualche domanda.

G.C.

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