Salto | 03 maggio 2021, 16:00

Salto con gli sci - Manuela Malsiner si ritira ad appena 23 anni: "Senza questo sport non sarei chi sono ora"

La gardenese delle Fiamme Gialle ha annunciato il suo ritiro dal salto con gli sci

Manuela Malsiner sul podio in Coppa del Mondo

Manuela Malsiner sul podio in Coppa del Mondo

Arriva a sorpresa una notizia che rattrista i tifosi azzurri del salto con gli sci: Manuela Malsiner ha annunciato il suo ritiro ad appena 23 anni. La vincitrice del titolo Mondiale Juniores del 2017, salita anche sul podio in Coppa del Mondo ha deciso di lasciare dopo l'ennesimo infortunio.

Gardenese, cresciuta nello Sci Club Gardena, Manuela Malsiner è la sorella maggiore di Lara e Jessica, anche loro in nazionale azzurra. I primi mesi del 2017 sono stati i migliori della sua carriera con ben sei top ten consecutive, il bellissimo podio di Zao, quando giunse seconda, l'oro nel Mondiale Juniores negli Stati Uniti ed il quindicesimo posto ai Mondiali di Lahti. Risultati ottenuti dopo il recupero da un grave infortunio che l'aveva frenata. Purtroppo la sfortuna si è accanita su di lei anche nel 2018 con una brutta caduta in allenamento che l'ha costretta a restare a lungo ai box. Dopo aver affrontato questa battaglia senza mollare e sempre con il sorriso, Manuela è rientrata ma ha faticato a ritrovare la miglior condizione e quando sembrava nuovamente in crescita, in quella squadra formata con le sorelle Lara e Jessica, ecco l'ennesimo infortunio che l'ha costretta a fermarsi ancora. Questa volta non ce l'ha fatta a reagire ancora.

Ecco quanto ha scritto sui suoi social. «Salto da quando avevo 7 anni. Lo skijumping è stato la mia vita, fino ad ora. È stato un grande capitolo della mia vita con alcuni momenti gloriosi, ma anche difficili a causa dei molti infortuni. Ci penso da tempo. Ho provato a reagire, ma ora ho deciso di porre fine alla mia carriera. Tuttavia mi sono goduta ogni singolo minuto e senza il salto non sarei la persona che sono ora. Vorrei ringraziare tutti coloro che sono stati coinvolti e che mi hanno supportato nel mio cammino. Prima di tutto i miei genitori e la mia famiglia. Il mio ragazzo Brian, grazie per la tua pazienza. Romed (Moroder, ndr), che mi ha fatto conoscere questo sport, e tutti gli allenatori, i fisioterapisti e gli staff tecnico trovati lungo la mia strada. Grazie al mio gruppo militare, le Fiamme Gialle, la Fisi e lo Sci Club Gardena. Un ringraziamento speciale anche a tutti i miei sponsor, in particolare Visit Sudtirol che ha sempre avuto fiducia in noi. Grazie a tutti i miei compagni di squadra per aver sopportato la mia follia. E, ultimo ma non meno importante, grazie ai miei fan, senza di voi non sarebbe stato lo stesso. Lo skijumping farà sempre parte della mia vita, quindi sono sicuro che ci incontreremo di nuovo sui trampolini».

Giorgio Capodaglio

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