Sci di fondo | 24 maggio 2021, 10:46

Sci di Fondo - Mignerey: "Anche Klæbo partecipa al tavolo di lavoro per chiarire le regole sui contatti"

Il direttore della Coppa del Mondo di sci di fondo ha parlato al sito russo Sport-Express: "Serve maggiore chiarezza, uniformità di giudizio, comprensione delle regole ed ascoltiamo i consigli"

Sci di Fondo - Mignerey: "Anche Klæbo partecipa al tavolo di lavoro per chiarire le regole sui contatti"

Il direttore della Coppa del Mondo di sci di fondo, Pierre Mignerey, ha parlato al sito russo Sport-Express del tavolo di lavoro che è stato organizzato per cambiare le regole dei contatti nelle gare di sci di fondo. «Sono giunto alla conclusione che sono necessari alcuni cambiamenti – ha affermato Mignereyma non è un discorso legato soltanto all’incidente del Mondiale, lo pensavo già in occasione del Tour de Ski. Il punto è che i contatti avvengono abbastanza spesso. Ogni anno abbiamo degli interventi della giuria, squalifiche e tutto il resto. In questa stagione ci sono stati più casi simili e avevamo la sensazione che squadre ed atleti si aspettassero qualcosa di diverso da noi. Hanno bisogno di maggiore chiarezza, più comprensione sulle eventuali sanzioni e cosa accadrà esattamente».

Il direttore della Coppa del Mondo di sci di fondo ha quindi spiegato cosa sta facendo la FIS in questo periodo: «Ora abbiamo organizzato un tavolo, una sorta di comitato speciale, nel quale sono presenti vari esperti, rappresentanti delle squadre. Vogliamo dare loro l’opportunità di esprimere la propria posizione. Pertanto abbiamo già tenuto un incontro in cui tutti hanno potuto dare qualche suggerimento. Era presente, ad esempio, Klæbo, ed i rappresentanti delle squadre di Svizzera e Finlandia. Abbiamo invitato anche Elena Välbe, ma era presente l’allenatore Markus Cramer».

Mignerey ha quindi svelato alcune cose uscite da questi incontri: «Gli atleti voglioni principalmente una uniformità di giudizio. Cioè, che in situazioni simili vengano prese le stesse decisioni, anziché vedere sanzioni diverse a seconda della giuria. Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo collaborare con gli avvocati sulla formulazione delle regole. Altro punto: le regole odierne proteggono l’atleta che è in testa. Si scopre che se sei davanti significa quasi sempre che hai ragione. Gli atleti credono che in realtà non sia così semplice, perché ci sono situazioni in cui la responsabilità della collisione può essere attribuita a chi è davanti e non a colui che sta cercando di sorpassare».

Insomma l’obiettivo è avere un regolamento chiaro, ascoltando anche i protagonisti per capire il punto di vista degli atleti e come effettivamente si vivono determinate situazioni in pista in uno sci di fondo che è cambiato molto negli anni. Ma la cosa fondamentale è ridurre le zone grigie per poter così avere una vera uniformità di giudizio.

G.C.

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