Biathlon | 23 giugno 2021, 13:01

Biathlon - Anaïs Chevalier e la sua stagione post gravidanza: "Il mio VO2 continua ad aumentare, ora devo ritrovare il tiro"

La francese soddisfatta a metà per la sua prima stagione dopo il parto, in quanto fisicamente ha avuto addirittura miglioramenti, ma è peggiorata al tiro: "Ora ho lavorato tanto sulla carabina ed i risultati già si vedono"

Foto Manzoni IBU

Foto Manzoni IBU

È stata ferma un anno per la gravidanza, ma dopo aver dato alla luce la piccola Emie, Anaïs Chevalier è subito tornata su alti livelli. Certo, la francese ha peccato di continuità, ma è comunque riuscita a conquistare quattro podi in Coppa del Mondo, vincendo anche un argento ed un bronzo ai Mondiali di Pokljuka.

A Ski Chrono, la ventottenne ha descritto questo suo primo anno da mamma atleta, che ha purtroppo coinciso con la stagione "pandemica". «Non è stato facile con la bambina - ha affermato Chevalier-Bouchet - ci sono stati degli alti e bassi a causa delle restrizioni sanitarie. Tutto non è andato come previsto, non ho passato con lei tutto il tempo che avrei voluto. Ho passato dei bei momenti, dove lei era presente ed altri meno. Si è riflesso nei miei risultati».

Anaïs Chevalier ha impressionato per la velocità con cui è tornata ad ottenere risultati positivi, facendo molto bene soprattutto sugli sci, tutt'altro che scontato dopo un anno di stop. L'atleta ha notato dei cambiamenti al suo corpo dopo la gravidanza, che ne hanno forse addirittura avvantaggiato il rendimento: «Fisicamente sono cambiata da quando sono mamma. Ne ho, ad esempio, la prova con i test del VO2 effettuati prima e dopo la gravidanza. Il mio VO2 continua ad aumentare tra l'altro».

Ovviamente Chevalier è soddisfatta della sua stagione, anche se è dispiaciuta per non aver ancora ritrovato il suo tiro. Se sugli sci ha mantenuto le prestazioni pre-gravidanza, le percentuali al tiro si sono abbassate: «Ho iniziato bene l'inverno, ho fatto un buon Mondiale con due medaglie individuali, la prima volta per me. Ma non sono stata aiutata dal mio tiro. Era il mio punto forte e ho vissuto la mia peggior stagione al poligono. Non posso essere soddisfatto di questo. Come me lo spiego? L'anno scorso mi sono concentrata molto sul fisico pensando che il tiro fosse naturale e che anche se lo avessi messo da parte, gli automatismi sarebbero tornati. Ho sbagliato. L'ho pagato. Questa primavera ho speso molto tempo dietro la mia carabina, ho fatto allenamenti per correggere gli errori. Sento già gli effetti positivi».

Ora la testa è già verso l'appuntamento olimpico. «Sto bene, non sono stanca. La scorsa stagione mi ha dato molte speranze di poter essere davanti. Sento di avere tanti punti su cui posso migliorare. Olimpiadi o Coppa del Mondo? Sono più orientata ai grandi eventi, quindi quest'inverno saranno le Olimpiadi. Ho molta ammirazione per le ragazze che lottano per la generale ma non ho la forza per farlo, almeno per il momento. È difficile per un'atleta essere continua per un'intera stagione, va detto. In futuro voglio anche vincere la Coppa del Mondo. Per i Giochi, conosco l'atmosfera, l'ambiente di un evento del genere. Voglio avere successo a Pechino anche se il posto non mi fa sognare».

Giorgio Capodaglio

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