Biathlon | 06 luglio 2021, 15:26

Biathlon - Il terzo raduno della squadra A va verso la conclusione; il punto di Curtaz: "Atleti concentrati sulla tecnica di base"

La Squadra A sarà divisa tra Ruhpolding ed Obertilliach fino al 9 luglio; il dt azzurro: "Gruppi separati per adeguarci alle esigenze degli atleti, soprattutto per lavorare individualmente e con maggiore profitto al tiro"

Foto di Katharina Fleischmann

Foto di Katharina Fleischmann

Ultimi giorni di raduno per i due sottogruppi della Squadra A azzurra di biathlon, che dal 28 giugno è divisa tra Ruhpolding ed Obertilliach. I Germania sono presenti Dorothea Wierer, Didier Bionaz, Tommaso Giacomel, Lukas Hofer e Dominik Windisch, seguiti dai tecnici Andreas Zingerle e Andrea Zattoni. In Austria sono invece presenti in sei della Squadra A: Michela Carrara, Rebecca Passler, Lisa Vittozzi, Thomas Bormolini, Patrick Braunhofer e Daniele Cappellari, con i tecnici Klaus Höllrigl e Mirco Romanin. Le due squadre azzurre termineranno questo raduno il 9 luglio, per poi ritrovarsi, per la prima volta tutti assieme, a Lavazè alla fine di luglio.

Al sito della FISI, il direttore tecnico azzurro Fabrizio Curtaz ha fatto il punto della situazione su questa prima fase della preparazione, che ha visto i due gruppi allenarsi separati. «Fino ad ora le cose sono andate bene – ha dichiarato il dirigente valdostano - nei tre collegiali disputati, gli atleti si sono concentrati sulla tecnica di base. Quest’anno abbiamo deciso di divivere lo stesso team di Coppa del mondo in due gruppetti, per adeguarci ulteriormente alle loro esigenze, soprattutto per lavorare individualmente e con maggiore profitto al tiro».

Da Lavazè le cose cambieranno: «Da qui in avanti si entrerà nel vivo della preparazione. C’è bisogno di avere sempre maggiore confronto al poligono, con l’obiettivo di creare un ambiente stimolante per elevare il livello dei tanti giovani che stiamo lanciando nella coppa più importante. Insomma, si tratta di lavorare sulla costanza nella qualità. Per quanto riguarda invece i quattro senatori, il loro lavoro è leggermente diverso, conoscono perfettamente le loro caratteristiche e quindi sanno bene cosa devono cercare. L’obiettivo è quello di pensare a ogni serie con qualità, le differenze sono minimali ad alto livello. Ormai un bersaglio mancato ti fa passare da una possibile vittoria a una posizione di rincalzo».

Curtaz è soddisfatto di come stanno andando le cose: «Finora la condizione generale è buona, ci sono stati alcuni piccoli intoppi facilmente prevedibili in questa fase e comunque già superati. Rispetto agli anni passati siamo partiti prima del solito, abbiamo programmato anche raduni in quota per avvicinarci a ciò che troveremo alle Olimpiadi». 

G.C.

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