Una partenza lanciata, sorprendente, che l’ha condotta al primo podio individuale in Coppa del Mondo e ad interpretare un ruolo di assoluta protagonista all’interno del team svedese, tra l’altro a sua volta padrone quasi assoluto della scena nelle prime tappe del passato inverno.
Poi, una volta lasciata Kontiolahti ed ancor più cambiato calendario, la resa di Johanna Skottheim è letteralmente precipitata, rendendole difficile anche accedere in zona punti, tanto che dopo Pokljuka la ventisettenne di Östersund ha preferito alzare bandiera bianca.
Ora, nel cuore della preparazione per l’inverno olimpico, Johanna è tornata sull’argomento incalzata dal media locale svedese Dalarnas Tidningar, rivelando come la principale causa del calo prestativo sia stata dovuta alla carenza di sonno.
"Ad un certo punto ho smesso di dormire bene e questo mi ha progressivamente impedito di recuperare. Sono entrata in una sorta di circolo vizioso che con il progredire dei giorni ha inficiato sulla mia condizione".
Ora il problema sembra essere superato, ma l’esperienza per Skottheim non è stata per nulla piacevole. "Spero di non dovermi mai più sentire così: mi sembrava di essere intrappolata nel mio stesso corpo ed è frustrante capire che il corpo stesso non può fare quello che vorrebbe la mente".
Biathlon – Johanna Skottheim ed i problemi di sonno

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