Sci di fondo | 27 luglio 2021, 11:34

Sci di Fondo - La conferma: "Bolshunov e Nepryaeva faranno i Mondiali di skiroll in Val di Fiemme"

In un'intervista a L'Adige, l'allenatore russo Yuri Borodavko ha confermato l'indiscrezione di Fondo Italia, dando anche un'altra bella notizia per la Val di Fiemme: "Bolshunov vuole fare il tris al Tour de Ski"

Foto Newspower

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Alcune settimane fa, Fondo Italia aveva scritto della possibile partecipazione di Bolshunov e Nepryaeva ai Mondiali di skiroll che si disputeranno in Val di Fiemme dal 16 al 19 settembre 2021. La squadra russa allenata da Borodavko, infatti, in quei giorni alloggerà all’Albergo Dolomiti di Lavazè, dove arriverà il 15, proprio il giorno successivo alla conclusione del raduno della nazionale norvegese, degli avversari Iversen e soprattutto Klæbo, che dal 4 al 14 alloggerà a Lavazè.

Ora è arrivata la conferma ufficiale della partecipazione dei due russi al Mondiale della Val di Fiemme. A darla è stato proprio l’allenatore del detentore della Coppa del Mondo, Yuri Borodavko, in un’intervista rilasciata al quotidiano L’Adige. «A settembre andremo in Val di Fiemme – ha affermato Borodavkoper fare un raduno specifico in vista dei Campionati del Mondo di skiroll. Lo abbiamo fatto per permettere ad Alexander (Bolshunov, ndr) e Natalia (Nepryaeva, ndr) di partecipare alla manifestazione iridata. È stata una scelta fatta appositamente per farli arrivare pronti a quell’appuntamento».

Borodavko ha anche dato un’altra bella notizia alla Val di Fiemme, non mettendo in dubbio la partecipazione di Bolshunov al Tour de Ski: «Gli obiettivi saranno tanti quest’anno. Ci sarà da lottare per la Coppa del Mondo e per fare il tris al Tour de Ski con Alexander, ma ancor più importante sarà preparare al meglio le Olimpiadi Invernali di Pechino dove proveremo a vincere».

In questo periodo, il gruppo di Borodavko si sta allenando in Trentino, sul Monte Bondone: «Abbiamo svolto due settimane di lavoro intense, con lavori specifici sugli skiroll. Ci sono state delle giornate in cui abbiamo occupato parte della salita che porta in cima a Vason e devo dire che nessun automobilista si è mai arrabbiato. Non è facile trovare un’accoglienza simile».

Giorgio Capodaglio

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