Motivazioni alte in vista delle Olimpiadi, ma Lukas Hofer vuole comunque affrontare la prossima stagione come fosse un anno normale, convinto che sia questa la cosa più giusta da fare. Allo stesso tempo, l’altoatesino del CS Carabinieri guarda anche avanti, non vuole porsi alcun limite, anche temporale, perché troppo positive sono state le sensazioni dopo l’ultima stagione, grazie anche al cambio degli sci.
Di fronte all’Albergo Dolomiti, in occasione del raduno di Lavazè, che si è appena concluso, l’azzurro ha parlato al microfono di Fondo Italia, intervistato da Luca Casali, dando anche l’appuntamento a Wiesbaden, quando nella kermesse del City Biathlon del 15 agosto sfiderà già i fratelli Bø. Competizione che andrà in diretta su Fondo Italia.
Di seguito un piccolo stralcio delle dichiarazioni di Lukas Hofer. L’intervista potete poi vederla per intero a fondo pagina.
«Il raduno di Lavazè è mportante abituarsi alla quota – ha affermato Hofer a Fondo Italia – perché Olimpiadi a questa altitudine. Alla prima settimana ho fatto un po’ di fatica, poi alla seconda settimana già mi sono sentito meglio.
Il 15 agosto a Wiesbaden? Finalmente sfideremo altri atleti, così vedremo a che punto saranno anche loro. Sarà un test pure per noi stessi, capiremo come è andata la preparazione fin qui. Wiesbaden bella gara perché tracciato duro, bel punto di riferimento.
La stagione olimpica? La affronto come ogni altra stagione, per me è importante essere continuo nel corso di tutta la annata. Se punto ad arrivare in forma solo a quell’obiettivo, vado male e magari alla fine mi ammalo prima di quell’appuntamento, finisce che ho buttato via una stagione intera. Quindi voglio essere ad alto livello tutta la stagione per poi aumentare ulteriormente la forma prima dell’appuntamento clou. Possiamo fare bene anche lì.
La passata stagione? Il cambiamento del fornitore di sci è stato determinante. Negli anni scorsi sentivo che mi mancava qualcosa, così ho trovato la soluzione cambiando azienda e passando a Fischer. Ho trovato ciò che cercavo, mi dà un grande aiuto soprattutto all’ultimo giro perché riesco a risparmiare energie. Ovviamente merito anche dell’allenamento e del fatto che non ho avuto problemi fisici. Tutto questo insieme di cose mi ha aiutato, perché se stai bene fisicamente, è così anche mentalmente e si vede nel tiro.
Il futuro? Ho sempre pensato di aprire e chiudere la mia carriera a Oberhof, dove si disputeranno i Mondiali 2023. Ma ci sono le Olimpiadi 2026 in casa, ma vedremo cosa mi darà il mio fisico».
Biathlon – Lukas Hofer: “Affronto la stagione olimpica come le altre, puntando sulla continuità”

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