Al Mondiale di biathlon, in programma a Nove Mesto, la nazionalità più presente sarà quella russa, anche se nessuno gareggerà per far suonare l’inno russo sul podio più alto o far sventolare la bandiera. È questo il paradosso del Mondiale Estivo che inizierà oggi in Repubblica Ceca.
A causa della squalifica inflitta alla Russia per le ben note vicende legate al Laboratorio Antidoping di Mosca, infatti, la Russia non avrà inno e bandiera sul podio, anche se gli atleti potranno almeno gareggiare con tute che avranno il logo della federazione e la bandiera russa. Ma ad aumentare il numero di russi presenti sono anche coloro che gareggeranno per altre bandiere e federazioni, atleti che per vari motivi hanno deciso di lasciare la Russia e rinforzare altre nazionali, in un vero e proprio "biathlon mercato", al quale l’IBU sta cercando almeno di porre delle regole più severe.
A Nove Mesto, gli occhi saranno sicuramente puntati su una delle ultime atlete ad aver abbandonato il movimento russo. Natalia Ushkina farà infatti il suo debutto con la nazionale rumena, dopo aver cambiato nazionalità soltanto lo scorso giugno. Soltanto lo scorso aprile, durante i Campionati Russi, Ushkina aveva vinto l’oro nell’inseguimento, oltre all’argento nello sprint e nella mass start.
Biathlon – A Nove Mesto, la campionessa russa Ushkina esordirà per la Romania

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