Biathlon | 14 ottobre 2021, 10:46

Biathlon - Wierer alla Gazzetta: "Ora non voglio sprecare energie pensando al futuro"

In un'intervista alla Gazzetta dello Sport, l'azzurra non ha voluto dare indicazioni sul suo futuro: "Non so ancora cosa voglio fare. Nel 2026 ci sarà, in un modo o nell'altro, ma adesso penso solo al presente"

Foto Fiamme Gialle

Foto Fiamme Gialle

Nel corso dell'inaugurazione della stagione FISI 2021/22, che si è svolta lunedì scorso a Lainate, a Milano, Dorothea Wierer è stata come sempre tra le atlete più ricercate, rilasciando numerose interviste alle tante testate presenti. Anno dopo anno, a suon di risultati l'azzurra ha guadagnato sempre più spazio sui media, riuscendo a far conoscere quel biathlon che lotta per riuscire a far aumentare i numeri di praticanti. Un personaggio come la finanziera, ovviamente, aiuta. «Sono più conosciuta all’estero - ha raccontato Doro alla Gazzetta dello Sport, in un'intervista a firma Stefano Arcobelli che trovate completa al seguente link - mi arrivano tanti messaggi dalla Russia. È bello, vuole dire che sono apprezzata. Adesso puntiamo sull'Italia. Mi fa piacere che ora alle gare di Coppa Italia il numero delle ragazze sia più alto rispetto a quello dei ragazzi». 

Nella stessa intervista l'azzurra ha parlato ancora una volta di questa estate passata ad allenarsi con il gruppo composto dai giovani Giacomel e Bionaz e dagli esperti suoi amici Hofer e Windisch, che «mi trasmettono una grande carica», per poi concentrarsi sulla prossima stagione: «Fin qui, ai Giochi non sono stata abbastanza forte e fortunata, mi sono anche ammalata, sono salita sul podio solo nelle staffette. Tutti si aspettano qualcosa di importante da me, ma io sono tranquilla. Vincere l'oro? Magari. Se dovesse andare bene meglio per me, altrimenti pazienza. So di aver dato tutto. Son realista e so che è molto difficile vincere sempre nel momento giusto».

L'azzurra è quindi tornata sulla sua popolarità e sul riflesso che i risultati delle Olimpiadi Estive potrebbero avere sugli atleti delle discipline invernali, argomento affrontato anche ai nostri microfoni. Inevitabile, poi, parlare di futuro, di quel ritiro paventato in passato, del quale però oggi Dorothea non vuole parlare: «Io non so ancora cosa voglio fare. Nel 2026 ci sarò, in un modo o nell'altro, non voglio però sprecare energie su ciò che sarà tra un anno o due, penso solo al presente».

 

G.C.

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