Corpi Sportivi, Comitati e Sci Club | 18 ottobre 2021, 16:30

Asd Focolaccia, 50 anni di passione e tenacia: "Lo spirito d'appartenenza è il nostro segreto"

Il sodalizio toscano, attivo nel biathlon, nello sci di fondo e nello skiroll, festeggia le sue nozze d'oro: Nora Da San Martino, componente del consiglio direttivo, commenta questo traguardo ai microfoni di Fondo Italia

La squadra di biathlon dell'Asd Focolaccia

La squadra di biathlon dell'Asd Focolaccia

Le nozze d'oro non sono mai un traguardo scontato, tanto in amore, quanto in altri ambiti della vita, e lo sport, in tal senso, non fa eccezione. I 50 anni che l'Asd Focolaccia si appresta a celebrare sono la perfetta istantanea di come la perseveranza e il sentimento possano creare le fondamenta di un sogno e farlo vivere a lungo, dandogli vista sul futuro. Il sodalizio toscano, che deve il proprio nome a un celebre passo ubicato sulle Alpi Apuane, fu fondato nel 1971 a Lucca e tutte le attività che svolge sul territorio si basano sull'opera volontaria dei suoi soci.

I suoi allenatori e tecnici sono tutti ex atleti che, cresciuti all'interno della società, hanno scelto di contribuire a traghettarla verso un domani ricco di speranza e di successi. Dal 1991, la Focolaccia pratica biathlon a livello nazionale e internazionale, con una squadra agonistica che si allena tutto l'anno in città, sulle piste da fondo dell'Appennino tosco-emiliano e sull'arco alpino. La squadra di aria compressa (atleti dai 7 ai 14 anni) partecipa a competizioni interregionali e nazionali di sci di fondo e biathlon (invernale ed estivo), prendendo parte anche ai campionati italiani di biathlon per le categorie ragazzi e allievi. La squadra del piccolo calibro (atleti dai 14 anni in su), invece, frequenta il circuito di Coppa Italia di biathlon, i campionati italiani di biathlon piccolo calibro e le gare internazionali (Alpen Cup).

Ad oggi, la Focolaccia è attiva anche nella gestione della squadra agonistica toscana giovanile di sci di fondo e di skiroll, nell'organizzazione di corsi di sci di fondo, di skiroll, di ginnastica presciistica e di escursioni in montagna, oltre che nella partecipazione a gare di granfondo. Inoltre, i suoi atleti difendono anche i colori del Comitato Appennino Toscano FISI.

Nora Da San Martino, componente del consiglio direttivo dell'asd presieduta da Claudio Salvetti, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Fondo Italia, che vi proponiamo di seguito.

Qual è il segreto alla base delle nozze d'oro dell'Asd Focolaccia, a maggior ragione considerata la progressiva scomparsa degli sci club in Toscana negli anni?

La passione e l'amicizia, il non prendersi troppo sul serio e il volontariato hanno fatto della Focolaccia una realtà tenace e duratura. Personalmente, sono nella Focolaccia da circa 30 anni. Sin dal primo corso di fondo che ho fatto mi sono innamorata della montagna, dello sci di fondo, e, appena ne ho avuto la possibilità, del biathlon. Negli anni, gli allenatori e lo sport mi hanno dato tantissimo sportivamente e per la vita e io spero di riuscire a fare lo stesso con i miei atleti. I corsi di fondo ci hanno permesso di avere un continuo ricambio generazionale nella nostra squadra. I ragazzi piano piano sono cresciuti e sono diventati a loro volta allenatori o aiutanti in tantissime vesti. Addirittura, riceviamo aiuto da chi ormai non abita più a Lucca, da remoto o in presenza, quando possibile. Il nostro sport è individuale, ma lo spirito d'appartenenza per noi è veramente molto importante.

Come celebrerete questi primi 50 anni di vita?

I festeggiamenti sono iniziati già nella scorsa stagione, nella quale ci siamo fregiati dell'organizzazione della seconda fase dei campionati italiani di biathlon aria compressa a Bionaz (Aosta) il 27 e 28 febbraio 2021. Un evento molto partecipato e che ha messo alla prova la nostra vitalità in tempi di Covid-19. ll vero compleanno (28 ottobre 2021) sarà festeggiato invece in modo conviviale tra i soci, naturalmente con una cena. Successivamente, il 13 novembre ci sarà la presentazione del libro che ripercorre i 50 anni di storia sociale. L'evento è rivolto alle città di Lucca e di Capannori, che sono i bacini di utenza dei giovani che hanno partecipato ai nostri corsi, ma saranno invitati anche tutti coloro che ci conoscono, in regione e fuori. Per l'occasione si terrà anche un giro dimostrativo con gli skiroll lungo le mura urbane che circondano Lucca. Poi, questo inverno, pandemia permettendo, ci sarà la partecipazione in gruppo alla Marcialonga, di cui Focolaccia è senatrice. A livello ambientale, è proprio di questi giorni la notizia che sarà chiusa finalmente la cava al passo della Focolaccia, dove tutto ha avuto inizio: anche questo potrebbe essere un gran bel modo di celebrare i nostri primi 50 anni.

Qual è stato il vostro momento di gloria di questi primi 50 anni? 

A livello sportivo, ogni occasione in cui c'era un miglioramento nelle classifiche era un momento di gloria. Lo sci di fondo ti prepara alla fatica e il biathlon ti abitua a saper accettare la sconfitta e a saper trarre i migliori insegnamenti da essa: difficilmente torniamo sconfitti da una trasferta. Prima ci siamo staccati dal fondo delle classifiche, poi abbiamo ottenuto le prime top ten e ci sono state anche diverse occasioni in cui ci siamo potuti fregiare dei titoli di campionessa italiana di skiroll in salita, biathlon aria compressa e non e anche di vittorie e podi in gare di piccolo calibro di Coppa Italia, senza dimenticare la partecipazione addirittura a gare di Coppa Europa (attuale IBU CUP). Quello che ci guida e ci dà soddisfazione è vedere l'impegno degli atleti negli allenamenti e nelle competizioni.

Come avete affrontato le stagioni 2020 e 2021, contrassegnate dalla pandemia di Coronavirus?

Nel marzo del 2020 abbiamo dovuto interrompere i corsi di avviamento allo sci di fondo che annualmente organizziamo per i ragazzi dai 9 ai 12 anni. Prima del virus, ogni anno portavamo sulla neve dai 150 ai 180 ragazzi per avviarli alla pratica dello sci di fondo. Quest'anno speriamo di poter organizzare comunque qualcosa, anche se con numeri ridotti. Per la parte agonistica, gli atleti della squadra di biathlon hanno terminato a inizio marzo 2020 la stagione agonistica, ma, appena hanno potuto, hanno ripreso gli allenamenti. Nella stagione 2020-2021 abbiamo partecipato a tutte le gare di aria compressa e piccolo calibro: è stata una stagione ardua e segnata dalla presenza ingombrante del virus, ma siamo riusciti comunque a concluderla in maniera egregia.

Programmi per il prossimo inverno e, più in generale, per il futuro?

I programmi del prossimo inverno per la squadra di biathlon sono quelli della partecipazione a tutte le gare nazionali di Coppa Italia e campionati italiani di piccolo calibro, oltre che ai campionati italiani di aria compressa. Per quanto riguarda l'attività promozionale, abbiamo in calendario l'organizzazione dei corsi di presciistica e sci di fondo per giovani e adulti. A dicembre, inoltre, accompagneremo alcuni atleti ai Giochi invernali Special Olympics e a gennaio, come detto, ci sarà la partecipazione alla Marcialonga, alla quale speriamo di poter partecipare con numerosi soci.

La Focolaccia ha avuto atleti di ottimo livello: chi sono quelli che si sono spinti più in alto? 

Il primissimo risultato di rilievo è arrivato dallo skiroll, con Licia Cerri che ha vinto il campionato italiano di skiroll in salita a metà degli anni Ottanta. Poi, nella stagione 2005-2006, all'atleta Ginevra Lazzerini fu proposto dall'allenatore Armin Auchentaller (attualmente in forze alla squadra femminile di Coppa del Mondo di biathlon degli USA) di andare ad allenarsi presso lo ski college di Malles e quell'anno raggiunse notevoli risultati nella categoria Aspiranti, gareggiando con atlete del calibro di Dorothea Wierer, Federica Sanfilippo, Nicole Gontier e Alexia Runggaldier. Seguirono anni di enormi soddisfazioni, con la ciliegina sulla torta della partecipazione a una gara di Coppa Europa IBU in Val Ridanna. La scia dorata della Focolaccia continuò con Alice Cogilli, che nella stagione 2007-2008 si laureò campionessa italiana della categoria Ragazze nella gara sprint a Champorcher (Aosta). Seguendo le orme di Lazzerini, la giovane, notata dall'allenatore Andreas Kuppelwieser, si trasferì a Malles, dove rimase fino a dopo la maturità. In quegli anni raccolse piazzamenti di rilievo e numerosi primi posti, che la consacrarono come uno dei talenti più cristallini della storia della Focolaccia.

Sulla torta di compleanno ci saranno cinquanta candeline da spegnere: quale sarà il desiderio che esprimerete, soffiando?

Il mio sogno nel cassetto è molto semplice: vorrei che i miei figli e i miei nipoti potessero avere la loro Focolaccia. Il tempo che passa ci mette davanti tante difficoltà, ma troveremo il modo di superarle. Ci piacerebbe che la squadra potesse strutturarsi maggiormente per poter aderire ai vari circuiti di gare invernali ed estivi. Disertiamo le competizioni di skiroll da tanto tempo e anche lo sci di fondo non lo frequentiamo molto, perlomeno a livello giovanile. Per farlo, stiamo comunque ricontattando numerosi ex atleti (adesso cresciuti e con figli), i quali hanno già manifestato la loro disponibilità… Chissà cosa diventerà la Focolaccia nei prossimi 50 anni!

Alessandro Nidi

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