Johannes Hosflot Klaebo sta allo sci di fondo come Cristiano Ronaldo sta al calcio. Similitudine necessaria per far intuire meglio a chi non mastica neve e sci stretti, il calibro del campione della specialità, che Livigno ha ospitato e cullato durante queste tre settimane tra ottobre e novembre. Due personaggi di fama planetaria nel loro mondo, nel caso di Ronaldo esteso all’ennesima potenza, ma che in verità in comune hanno solo questo fattore legato alla notorietà.
Passi che l’ambiente stesso dello sci di fondo e quello del calcio in Italia in particolare è davvero agli antipodi per seguito e volume di introiti economici e tutto ciò che ne deriva, però la disponibilità che Klaebo ha dimostrato sia in pista con i ragazzi e fans di ogni età, così come presso il suo quartier generale l’Hotel Larice ed in tutte le strutture livignasche da lui visitate, ha lasciato tutti quanti piacevolmente colpiti. Vero anche la diversa mentalità di vivere lo sport anche ad alti livelli dei popoli del Nord Europa, dove le sconfitte non sono tragedie, le vittorie non sono imprese della vita e lo spirito di gruppo ne è alla base.
Un piccolo esempio? “Davvero bello vedere il gruppo della nazionale maggiore tra cui appunto Klaebo al fianco dei più giovani del gruppo juniores, giocare tutti assieme muniti di carta e penna, al classico gioco “nomi, cose città” -commenta divertito Niccolò Martinelli proprietario al fianco della mamma Monica e della sorella Camilla dell’Hotel Larice-. Stesso discorso con la squadra femminile presente sino ad una decina di giorni fa -guidata da Therese Johaug, ndr- sciare, allenarsi e dividere i momenti di svago in Hotel al fianco dei loro connazionali della nazionale paralimpica di sci di fondo”.
Klaebo che rispetto ai suoi compagni di team ha prolungato il raduno di qualche giorno avvalendosi della presenza del padre Haakon. E sull’affollatissima pista Marianna Longa di Livigno imbiancata ormai in toto grazie alle copiose nevicate di questi giorni, Klaebo ha pure incrociato il suo rivale numero 1, il russo Sergej Ustiugov. Per il primo un lungo stage durato tre settimane e terminato giovedì, mentre per il secondo l’inizio di un raduno al fianco dei compagni di nazionale.
Il pluricampione olimpico e mondiale il 25enne norvegese Johannes Hosflot Klæbo, racconta delle tre settimane di raduno a Livigno conclusosi proprio oggi. Ha poi spaziato sul programma agonistico di questa prima parte di stagione sino al Tour de Ski al quale vi prenderà parte, senza tralasciare un pensiero sull’azzurro Federico Pellegrino, le sue ambizioni olimpiche, il periodo Covid ed un consiglio da campione nei confronti dei giovani fondisti.
VIDEO, Sci di Fondo – Klaebo, durante lo stage a Livigno: ” Mio papà è la persona più importante per me”
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