Alla terza tappa di Coppa del Mondo nella sua carriera da biatleta, alla prima lontana dalla Svezia, Stina Nilsson ha ottenuto nella pursuit di Hochfilzen la sua prima top ten nel massimo circuito internazionale. Dopo aver vinto tantissimo nello sci di fondo, conquistando anche l’oro olimpico nella sprint di Pyeongchang, Stina Nilsson ha deciso di ripartire dal biathlon, si è messa in gioco, ha rischiato, ha ricevuto tante attenzioni nel bene e nel male, subendo spesso anche critiche che si sono dimostrate troppo frettolose.
La svedese ha però sempre creduto in se stessa e nella bontà della propria scelta, anche quando nelle ultime settimane molti media, soprattutto in Svezia, la mettevano in dubbio. Il decimo posto nell’inseguimento è il risultato che conferma la crescita di Nilsson, anche perché oltre alla prestazione sugli sci (seconda in pista), la svedese ha mostrato di essere migliorata pure nella velocità d’esecuzione, in particolare nella terza serie, quando ha chiuso con uno zero e il 31° shooting time.
«Sono tanto felice del risultato ottenuto – ha affermato Stina Nilsson a Fondo Italia dalla mixed zone – sono anche felice delle sensazioni avute in pista e di come mi sono comportata al poligono. Sono particolarmente contenta della mia terza serie, perché ho ottenuto uno zero molto veloce per me».
Un risultato che darà maggiore fiducia e consapevolezza a Stina Nilsson in vista delle prossime gare, ma la svedese, da grande campionessa qual è, è consapevole che ci saranno ancora tanti alti e bassi sulla sua strada. «Se questo risultato mi fa sentire più fiduciosa? In un certo senso si, ma so anche che ogni volta che mi trovo di fronte a questi “puntini”, devo lavorare molto duramente e non posso rilassarmi sui risultati passati (ride, ndr)».
