Biathlon | 27 gennaio 2022, 13:30

Biathlon - Russia, è caos anche all'arrivo in Cina: positivo Sergei Bashkirov, allenatore del gruppo di Loginov

Foto Manzoni IBU

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Come se non bastassero i problemi avuti alla partenza, quando alle atlete Irina Kazakevich e Valeria Vasnetsova non è stato permesso di imbarcarsi sul volo Aeroflot per la Cina, la prima a causa del QR code e alla seconda per i problemi con "myapp2022", che sta facendo letteralmente impazzire molti atleti, insieme all'allenatore della squadra Mikhail Shashilov e il massaggiatore Roman Nikitin, anche all'arrivo la Russia ha dovuto affrontare un altro pesante contrattempo.

L'allenatore del gruppo con cui si allena anche Loginov, Sergei Bashkirov è risultato positivo a un test sul covid-19 effettuato all'ingresso al villaggio olimpico. Fortunatamente tutti negativi gli altri test, ma soprattutto la notizia che gli atleti non sono stati considerati contatti stretti. Da quanto dichiarato dallo stesso allenatore, che a Match TV ha confermato la propria positività, in aereo il tecnico aveva viaggiato ben separato dagli atleti, mentre all'arrivo aveva preso un pulmino diverso. Al momento però la Russia si trova in Cina senza due allenatori, senza il capo skiman, risultato positivo al covid e senza due atlete.

Il giornalista Guberniev ha informato che Slivko, Burtasova e Shevchenko hanno ricevuto l'accredito come riserve, così come Babikov. E saranno quinti allerta nelle prossime giornate. Guberniev non ha però nascosto la preoccupazione per tutta la situazione e criticato fortemente la Cina per la sua organizzazione: «Dopo essere arrivati ​​in Cina, i nostri team hanno aspettato in aeroporto per sette ore il completamento di tutte le procedure necessarie senza poter mantenere la distanza sociale. Non sono sorpreso da questo. La Cina, da un lato, dichiara quanto sia bello tutto con loro e, dall'altro, il loro livello di organizzazione è basso. Questo mi preoccupa. Già nel 2008 c'è stato molto caos in Cina, come ricordiamo. La Cina è un grande paese, certo, ma un paese di contrasti. È brutto trasportare squadre su autobus freddi. E se poi gli atleti si prendessero un raffreddore e, ci mancherebbe, si prendessero il covid? Sfortunatamente, questo è un Colosso con i piedi d'argilla. La situazione peggiora ogni giorno - ha aggiunto, riferendosi in questo caso al covid - non vale solo per la squadra russa, ma per l'intera situazione mondiale e per tutte le squadre. Le notizie su Bashkirov sono inquietanti. Auguro salute a tutti gli atleti e ancora una volta voglio dire che nello sport è importante ammalarsi in tempo, cosa che ha fatto Eduard Latypov. Spero che la nostra squadra sia in salute, ma nulla si può prevedere. Io stesso vado alle Olimpiadi, ma non so se lavorerò ai Giochi. E chiunque ora dirà lo stesso di se stesso».

G.C.

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