È una delle atlete più amate del circuito, un esempio per tante giovani atlete che sognano un giorno di arrivare in Coppa del Mondo. Jessie Diggins è apprezzata per il cuore che mette in ogni gara, per la capacità di arrivare al traguardo sempre sfinita, ma anche per il suo carattere che la spinge a essere sincera, a mettersi a nudo davanti ai media parlando di se stessa senza filtri, convinta di poter essere utile proprio alle giovani che vogliono seguire i suoi passi. Lo ha fatto in uno splendido libro che ha scritto "Brave Enough" e continua a farlo nelle interviste che rilascia.
Nell’ultima, riportata dal sito dell’emittente svedese SVT, a Jessie Diggins è stato chiesto della pressione che un’atleta può sentire prima di un grande evento come le Olimpiadi, soprattutto se ci arriva da detentrice della Coppa del Mondo e oro olimpico a Pyeongchang nella team sprint. «So che c’è pressione, ma penso di più a quanto io sia privilegiata. La quindicenne Jessie sarebbe stata così felice di andare alla sua terza Olimpiade. È importante concentrarsi su ciò che controlli e lasciar andare il resto». Diggins ha quindi approfondito il proprio pensiero, con frasi dalle quali andrebbero presi appunti: «Quando si parla di pressione, è importante capire che non ne avrai mai abbastanza. Se sei sul podio, le persone si chiederanno perché non hai vinto e poi perché non hai vinto con un margine più ampio. Non c’è fine. È meglio non lasciare che il tuo valore sia giudicato da qualcuno che non sia te stesso. È più facile a dirsi che a farsi ed è qualcosa su cui sto lavorando con il mio psicologo sportivo, ma è importante che io possa decidere da sola cosa sia il successo».
Diggins ha quindi sottolineato che per lei il successo è raggiungere la consapevolezza di essere arrivata all’evento il più preparata possibile, dare tutto durante la competizione ed essere una buona compagna di squadra: «È bello se basta per una medaglia, ma va anche bene se non lo è così».
L’oro vinto in coppia con Kikkan Randall a Pyeongchang nel 2018 non è nei suoi pensieri prima delle gare di Pechino, sicuramente non le fa sentire maggiore pressione: «Non devo difendere niente. Nulla farà sparire la medaglia che ho preso quattro anni fa e non scomparirebbe se non la prendessi di nuovo». Grazie Jessie!
Sci di Fondo – Diggins e le pressioni esterne: “Solo noi stessi dobbiamo giudicare il nostro valore, non lasciamo siano gli altri a farlo”

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