Salto | 07 febbraio 2022, 14:50

Salto con gli sci - Slovenia oro nella prova mista, poi è storia con Russia e Canada. Ma è suit-gate.

Salto con gli sci - Slovenia oro nella prova mista, poi è storia con Russia e Canada. Ma è suit-gate.

Succede di tutto sul Normal Hill di Pechino 2022, palcoscenico del debutto olimpico della prova mista a squadre di salto con gli sci. Vince la Slovenia - come doveva essere - con Russia e Canada che arricchiscono le rispettive bacheche nazionali con un argento ed un bronzo impronosticabili.

Un risultato figlio di ben cinque squalifiche per tuta irregolare, cartellini rossi che hanno colpito solo il settore femminile, mettendo fuori dai giochi per le medaglie Giappone (vittima una Sara Takanashi in lacrime che non ha saputo darsi pace), Austria (Daniela Iraschko chiude in lacrime la propria carriera olimpica), Germania (Katharina Althaus) e Norvegia, che ha di fatto visto annullare entrambe le prove femminili della seconda serie, Anna Ström, Silje Opseth.

Inevitabile così che la graduatoria finale abbia assunto una conformazione inattesa, con la Slovenia capace di tenere fede al pronostico - e per dirla con il tecnico tedesco Stefan Horngacher, inferocito ed intervistato da Eurosport, "la situazione è davvero assurda, visto che le ragazze saltano con tute più o meno simili" e chi ha orecchie per intendere intenda - e dominare naturalmente la scena con 1001,5 punti per mettere a referto un margine di 111,2 punti sulla Russia e 156,9 sul Canada, entrambe brave a farsi trovare pronti all'appuntamento nell'occasione giusta.

I Canadesi hanno saputo resistere nell'ultimo salto al tentativo di golpe di un indomito Ryoyu Kobayashi che ha provato a mettere le mani sul bronzo nonostante un salto in meno, arrendendosi per poco più di otto punti; quindi a seguire ecco Austria, Polonia, Repubblica Ceca e Norvegia, con Germania nona e out dopo la prima serie a seguito dell'estromissione di Althaus.

Ursa Bogataj si è così messa al collo la seconda medaglia d'oro olimpica nel giro di tre giorni e con lei sul podio a cinque cerchi sono saliti Nina Kriznar, Timi Zajc e Peter Prevc, con l'argento che ha premiato la Russia di Irma Makhinia, Daniel Sadreev, Irina Avvakumova ed Evgeniy Klimov. Gloria nella storia dello sport canadese per un bronzo che ha dell'incredibile quindi per Alexandria Loutitt, Mathew Soukup, Abigail Strate e Matthews Boyd Clowes.

Questo il risultato al momento: non sono esclusi ulteriori ricorsi e strascichi. Non resta che stare alla finestra e capire se e come evolverà la questione. Di certo la tematica relativa a tute sospette non è nuova, ma sorprende come il pugno di ferro sia stato deciso proprio in una gara olimpica. Ma tant'è: Russia e Canada dimostrano che a volte è importante esserci, ad un'Olimpiade, visto che poi può succedere di tutto e viene automatico richiamare alla mente l'episodio di Steven Bradbury a Salt Lake City 2002, con tutti i distinguo del caso. E per come è andata, l'Italia del salto può rimpiangere di non aver saputo allestire un team sostenibile, perchè a posteriori questa occasione sarebbe stata davvero ghiotta. 


La classifica finale

 

Luca Perenzoni

Ti potrebbero interessare anche: