Oneri e onori, il presidente della Federghiaccio italiana Andrea Gios, ne sa qualcuna. Dopo aver gioito per i due argenti della Lollobrigida e del sestetto dello short track nella mixed relay e poi ancora per l’oro della donna dei record Arianna Fontana, ecco arrivare i primi “grattacapi”.
Le dichiarazioni scioccanti post medaglia d’oro, sui tecnici, compagni di squadra e ambiente federale da parte della Fontana, ha suscitato un bel marasma tra i piani alti della Fisg, con un lungimirante ma saggio presidente Gios, che ha preso tempo per non stressare in primis ulteriormente la campionessa e poi l’intero ambiente dello short tack, ma senza però sorvolare sulle parole pesanti della stessa Fontana.
«Arianna Fontana è Arianna Fontana, può dire quel che vuole. Puntualizzeremo alcune cose dopo i Giochi». Nella replica del presidente della federazione sport del ghiaccio, Andrea Gios, c’è la prospettiva di un secondo tempo per il caso Fontana. L’azzurra ha gettato delle ombre sulla propria partecipazione alle Olimpiadi di Milano-Cortina nel 2026 e sui propri rapporti con il mondo del ghiaccio.
«Le Olimpiadi di Milano-Cortina in programma nel 2026? Ci ho pensato tanto, prima di venire qui, a Pechino. Per esserci, come atleta, dovranno cambiare un pò di cose. Non rimetto me stessa, il mio allenatore, la mia famiglia nelle stessa situazione in cui ci siamo già trovati». La Fontana, dopo i Giochi a Pyeongchang nel 2018, aveva scelto come tecnico il proprio marito, Anthony Lobello; da allora, a suo dire, aveva però dovuto fare i conti una serie di problemi. «Mi hanno bersagliata nella prima stagione. C’erano atleti maschi che mi puntavano in allenamento, cercando di farmi cadere. Per questo me ne sono andata a lavorare in Ungheria, in Italia non ero serena». La Fontana non ha chiarito se parlerà prossimamente con i vertici della Federazione: in questo momento resta concentrata, ma lo squarcio resta intatto.
La replica del presidente della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, Andrea Gios, non si è fatta attendere. Il n.1 federale ha spiegato che da «una campionessa di quel livello si accetta ogni critica» e che «non intendiamo polemizzare». Poi ha aggiunto che terrà «una conferenza stampa per precisare alcune cose». «Oggi vogliamo lasciare tranquilla e serena Arianna, che deve affrontare le prossime gare. Lei ha tutto il diritto di criticare e chiariremo serenamente dopo i Giochi olimpici di Pechino».
Solo a quel punto, verosimilmente, si conosceranno le intenzioni dell’atleta valtellinese, andando controcorrente rispetto alle dichiarazioni sul futuro ancora tutto da scrivere, ha fatto intendere di avere tanta fame di vittorie. «L’obiettivo è avere Arianna a Milano-Cortina», ha aggiunto Gios, ma non a tutti i costi: resta il nodo dell’allenatore, degli impianti, del rapporto con la federazione, evidentemente».
Short Track – Arianna Fontana: “Sono andata a lavorare in Ungheria perchè in Italia non ero serena”.
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