Alle Olimpiadi la staffetta maschile azzurra 4×7,5 chilometri ha regalato un’unica gioia, convertendola in medaglia: è accaduto ai Giochi di Calgary 1988, esattamente 34 anni fa, con un quartetto di bronzo che, oltre a Werner Kiem, Gottlieb Taschler e Andreas Zingerle, annoverava in terza frazione anche Johann Passler.
Passler, infatti, conquistò in quella medesima edizione anche una medaglia di bronzo nella 20 chilometri individuale, scrivendo una prestigiosa pagina di storia per la nostra Nazionale. Non pago, tuttavia, decise di prendersi un altro primato, quello del primo podio in assoluto per il nostro Paese nella staffetta olimpica del biathlon, condividendolo con i suoi compagni di squadra.
In quella gara, l’Italia si presentava con tre nativi di Anterselva e Werner Kiem dalla Val Venosta, per un quartetto ben assortito, che poteva contare su individualità psicologicamente e tecnicamente difficili da scalfire. Passler diede il cambio ad Andreas Zingerle, ultimo frazionista, che completò l’opera tagliando il traguardo in terza posizione, ventuno anni prima di regalare all’Italia, come allenatore responsabile, la prima Coppa del Mondo con Dorothea Wierer.
Meglio di noi fecero solo i portacolori sovietici e i tedeschi dell’Ovest, mentre l’Italia, che agguantò il gradino più basso del podio, riuscì a mettersi alle spalle l’Austria e la Germania dell’Est.
Per gli amanti delle statistiche e dei numeri, i tempi all’arrivo furono i seguenti: Unione Sovietica prima in 1 ora, 22 minuti e 30 secondi; Germania Ovest seconda in 1 ora, 23 minuti e 37.4 secondi; Italia terza in 1 ora, 23 minuti e 51.6 secondi.
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