Andare avanti, "the show must go on" ad ogni costo. Questo è il ragionamento della FIS, che come se nulla fosse, se non esistesse un conflitto in corso dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ancora non ha cancellato alcuna competizione in programma in terra russa da qui a fine stagione. Mentre la UEFA ha spostato la finale di Champions League da San Pietroburgo, alcuni piloti di Formula 1 hanno già annunciato di boicottare il GP di Russia del prossimo settembre, il Team HAAS di formula uno, nonostante le difficoltà economiche, ha deciso di togliere il proprio sponsor russo dalla vettura, la FIS va avanti per la sua strada.
Allora sono stati gli atleti stessi questa mattina a intervenire e dare una durissima lezione alla FIS. Nelle gare di skicross in programma proprio in Russia a Sunny Valley, sono partiti soltanto gli atleti russi. Tutti i 73 atleti stranieri, tra uomini e donne hanno deciso di ritirarsi, tra loro anche gli italiani Jole Galli, Simone Deromedis, Dominik Züch, Federico Tomasoni, Yanick Gunsch.
Tutti insieme hanno lanciato un chiaro messaggio. Forse la FIS dovrebbe trovare per una volta il coraggio di intervenire. La nuova presidente di Johan Eliasch è alla prima prova importante e non può fallirla.
FIS che figuraccia: nessuno parte, gli atleti fanno cancellare le competizioni di skicross in Russia!

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