È amareggiato Federico Pellegrino, dopo la scelta della giuria di gara di retrocederlo al sesto posto della sua semifinale per aver scavalcato con lo sci il prisma che delimita la pista. In semifinale l’azzurro aveva mostrato di essere in grande condizione e visto anche l’esito della finale, aveva veramente l’occasione di battere Klæbo proprio nella sua Lahti.
«Non condivido minimamente la decisione della giuria – ha dichiarato all’ufficio stampa della FISI – è solo frutto della confusione nelle regole che in questi anni sono state cambiate. Anche le giustifcazioni che mi sono state date e che hanno portato alla mia retrocessione mostrano incongruenze nel modo di pensare dei giudici. È un po’ frustrante perchè avevo considerato quel sorpasso come una genialata, un sorpasso alla Valentino Rossi a Laguna Seca qualche anno fa. Invece abbiamo regole diverse e probabimente meno volte allo spettacolo».
Pellegrino ha però preferito non fare troppa polemica, soprattutto in una settimana davvero particolare come quella che stiamo vivendo: «Accetto quanto accaduto e penso alle prossime gare, anche perchè i problemi in questi giorni sono altri e colgo l’occasione per ribadire il mio no alla guerra».
Infine, tornando alla gara, Pellegrino è consapevole di non aver avuto la possibilità di sfruttare una grande occasione: «Peccato, perchè gambe e testa funzionavano bene, sarebbe stata una bella occasione per impensierire nuovamente Klaebo dopo le Olimpiadi».
Sci di Fondo – Pellegrino: “Decisione della giuria frutto della confusione nelle regole, ma oggi ci sono problemi più importanti”
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