Sci alpinismo | 04 aprile 2022, 11:30

Reinhold Messner: "Lo sci alpinismo è il futuro dell'Appennino"

Reinhold Messner (screen TGR Piemonte)

Reinhold Messner (screen TGR Piemonte)

Reinhold Messner, il re degli Ottomila, sulle colonne de "Il Resto del Carlino" ha fornito il suo punto di vista sull'avvenire dell'Appennino italiano, nel quale, a suo avviso, giocherà un ruolo di fondamentale importanza lo sci alpinismo.

"L'Appennino è una ricchezza e come tale va visto - ha dichiarato l'alpinista-. In quest'ultimo periodo è ricchissimo di escursionisti, soprattutto invernali, che sono più assidui che in estate. Qui il futuro non può essere lo sci di pista, perché parliamo di quote basse e di condizioni per lo più inadatte. Io non sono contro gli impianti, anzi: laddove portano movimento e vita alla montagna, e anche risorse, vanno bene, purché siano in zone votate a quel tipo di sport, quindi con condizioni favorevoli. Quelle condizioni che, invece, non si ritrovano in Appennino, dove il futuro è lo sci alpinismo".

Affermazioni che il presidente del Cai di Pesaro, Antonio Mezzino, ha giudicato illuminanti: "Sono d'accordo con questa visione dell'Appennino, ma non si dimentichi lo sciescursionismo, il mezzo di collegamento che usavano i popoli della montagna. L'impostazione di Messner è correttissima ed è il futuro sostenibile di queste montagne. Buttare soldi pubblici dalla finestra significa non capire che invece possono essere convogliati in forme più sostenibili di montagna ed escursionismo"

Ancora su "Il Resto del Carlino", Fabio Duro, presidente del Cai di Montefeltro, ha asserito: "L'intervento di Reinhold Messner ci trova pienamente d'accordo, perché l'Appennino rappresenta un territorio di enorme importanza e bellezza. Tuttavia, le quote e la tendenza al riscaldamento climatico non consentono più investimenti per impianti di risalita con relativi scempi ambientali. Nelle Alpi, sotto una certa quota, vengono addirittura smontati. Quindi il futuro dei nostri monti sarà allargare i nostri orizzonti ad altre pratiche sportive quali ciaspole, trekking in ambiente, sci escursionismo e di fondo e scialpinismo, in quanto la naturale morfologia e gli accessi ai nostri massicci montuosi sembrano disegnati appositamente per la pratica e l'espansione di questi sport"

Alessandro Nidi

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