In occasione della festa degli atleti locali, che si è svolta venerdì scorso ad Anterselva di Mezzo, abbiamo avuto l’occasione di intervistare Dorothea Wierer. Simpaticissima come sempre, rilassata, con la stagione ormai conclusa da due settimane, e felice per la possibilità di trascorrere un po’ di tempo nell’affetto della sua gente, l’azzurra ha affrontato diversi argomenti, soffermandosi sulla riunione dei tanti addii a Oslo e sul tanto lavoro svolto per raggiungere la splendida medaglia di bronzo a Pechino.
Vi proponiamo un breve stralcio delle dichiarazioni di Wierer, che potete poi ascoltare per intero nel divertente video a fondo pagina.
«È bello tornare a casa ad Anterselva e rivedere gente che non incontri da tempo. Inoltre fa particolarmente piacere essere qui anche con i giovani che hanno vinto le medaglie ai Mondiali Juniores e con Ando (Zingerle, ndr) e Domi (Windisch, ndr) che hanno smesso, lasciando ovviamente anche quel velo di tristezza».
«È bello, quando mi alleno su allo stadio di Anterselva, vedere bambine e bambini del posto farmi il tifo ogni volta che passo. Auguro loro il meglio, perché vedo che si divertono a fare questo sport, che è la cosa più importante».
«Ad Oslo, l’ultima riunione della nostra squadra è stata tristissima perché tanti smettono. Per fortuna, vicino a me avevo Didier Bionaz che aveva la camicia, così lacrimavo sulla sua camicia e l’ho bagnata tutta (ride, ndr). Io devo ringraziare Ando (Zingerle, ndr) e anche Fabrizio (Curtaz, ndr), ovviamente, perché sono cresciuta con loro, due persone che hanno fatto crescere il nostro biathlon. Da fuori, magari, non si vede il lavoro che c’è dietro le quinte, ma io ho visto cosa hanno fatto. Poi anche Domi (Windisch, ndr), che ha disputato la sua ultima gara, un’altra lacrima, infatti avevo gli occhi gonfissimi (ride, ndr). Infine anche alcuni skiman, che sono stati anni e anni con noi, hanno lasciato. Prima o poi il tempo di smettere arriva per tutti».
«Quando pesa questa medaglia di bronzo? Ci sono anni e anni di lavoro, sacrifici ed è arrivata grazie a tutti coloro che lavorano dietro le quinte e ai miei compagni di squadra, che mi stimolano a migliorare. Alla fine passo più tempo con loro che con la mia famiglia».
E sul futuro, Wierer ha confermato che prima aspetterà le vacanze.
VIDEO, Biathlon – Dorothea Wierer: “Devo tanto a Zingerle e Curtaz, sono cresciuta con loro”
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