Olimpiadi | 20 aprile 2022, 14:11

Alcuni politici svizzeri contro federazioni sportive e CIO: "Escludete i funzionari russi"

Alcuni politici svizzeri contro federazioni sportive e CIO: "Escludete i funzionari russi"

Due politici svizzeri, membri della Commissione della Politica Estera della Svizzera, hanno espresso il proprio malumore nei confronti del CIO e di alcune delle 53 associazioni sportive internazionali che hanno sede in Svizzera. Da anni, nel paese alpino si discute moltissimo circa la buona reputazione che queste federazioni portano al paese dove hanno sede, a causa dei tanti casi di corruzione o per la vicinanza ad autocrati, come è il caso anche del presidente russo Vladimir Putin.

Il consigliere nazionale di Lucerna, il vede-liberale Roland Fischer, membro della Commissione della Politica Estera si è rammaricato del fatto che il CIO e le altre federazioni sportive non vogliono escludere i loro funzionari e consiglieri russi.
Secondo Fischer è una "mancanza di sensibilità" da parte del CIO: «Bisogna tenere presente che i dirigenti qui coinvolti di solito hanno un rapporto ancora più stretto con i regimi rispetto agli atleti, che sono già sanzionati. La reazione del CIO è tanto più incomprensibile per me».

Insomma, il politico mette in evidenza la forte contraddizione, che avevamo già evidenziato anche noi, di estromettere dalle competizioni gli atleti russi, ma mantenere all'interno delle federazione i dirigenti provenienti dalla Russia. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Elisabeth Schneider-Schneiter, consigliera nazionale centrale della regione di Basilea e anche membro della Commisione della Politica Estera, rappresentante del Gruppo di Centro: «La Svizzera dovrebbe assolutamente attenersi alla richiesta di escludere i funzionari di Russia e Bielorussia. Essendo il paese che ospita queste Federazioni, anche la Svizzera può perdere la sua reputazione».

I due politici svizzeri temono quindi per la reputazione del proprio paese, come sottolineato da Fischer: «Perché se un'organizzazione così grande ha sede in Svizzera, è possibile che il suo comportamento si ripercuota anche sulla Svizzera».

Roland Fischer ed Elisabeth Schneider-Schneiter sperano quindi che questa pressione abbia effetto e che il CIO riconsideri la sua posizione e alla fine sospenda i funzionari russi dopo tutto.

G.C.

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