Non tutti abbandonano gli sciatori russi e in particolare Alexander Bolshunov. A differenza di quanto fatto da Rossignol e Kinetixx, che hanno deciso di interrompere momentaneamente la loro collaborazione con l’olimpionico russo e gli altri sciatori russi, sospendendo la consegna di nuovo materiale fino a data da destinarsi, il produttore svedese di scioline, Skigo, ha deciso di proseguire la collaborazione con Bolshunov.
La notizia è stata riferita dall’Expressen. L’azienda è oggi guidata dall’ex fondista svedese Christer Majbäck, che in carriera ha vinto una gara individuale in Coppa del Mondo, un bronzo olimpico e cinque medaglie mondiali, compreso un oro in staffetta a Lahti nel 1989.
Interpellato dall’Expressen, l’esperto Niklas Turner Olovzon ritiene che l’attuale situazione politica non sia un motivo per rompere i contratti con gli atleti russi. «Alcune persone pensano che se sei russo, ovunque vivi, devi comunque assumerti la responsabilità di ciò che sta accadendo. Vedo questo come uno scenario estremamente spiacevole». Olovzon ha però anche aggiunto: «È chiaro che per un’azienda i rischi di collaborare con qualcuno che è considerato vicino a Putin sono grandi».
Skigo ha annunciato una partnership con Bolshunov nel gennaio 2022. L’azienda svedese sta ancora vendendo una sciolina intitolata al campione russo, ma per il momento non vuole spiegare le motivazioni che la spingono a proseguire la collaborazione.
Sci di Fondo – Non tutti abbandonano Bolshunov: l’azienda svedese Skigo prosegue la collaborazione col russo

Ti potrebbe interessare
Sci di Fondo – Halfvarsson: “Norvegia è una squadra vecchia, presto recupereremo il distacco”
Le vittorie di tappa nell’ultima Coppa del Mondo di sci di fondo parlano chiarissimo riguardo il
Therese Johaug vince anche la 10 chilometri ma la sorpresa è Karlsson: nasce la stella Frida.
Argento, a 12"2, la 19 enne svedese e Bronzo all'altra norvegese Ingvild Flugstad Oestberg. Anna Comarella, 28a,
Continental Cup – Klimov beffa Zajc di 4 decimi nella seconda gara di Kranj
Il russo e lo sloveno si sono dimostrati nuovamente di un’altra categoria rispetto agli avversari, seppur le