Biathlon | 22 giugno 2022, 16:18

Biathlon - La Fotogallery e il resoconto di Dutto sul raduno della nazionale giovanile ad Anterselva

Biathlon - La Fotogallery e il resoconto di Dutto sul raduno della nazionale giovanile ad Anterselva

È partita da Anterselva la preparazione della nazionale Juniores e Giovani di biathlon. Dopo le tante soddisfazioni degli ultimi anni, i componenti del gruppo giovanile azzurro vogliono proseguire a ottenere risultati positivi ma soprattutto migliorare insieme, perché l’obiettivo è innanzitutto quello di crescere e progredire come biatleti guardando al futuro.

E proprio al futuro si è obbligati a pensare quando il primo raduno si svolge nella località che nel 2026 ospiterà le competizioni del biathlon valide per le Olimpiadi di Milano e Cortina.
Dopo gli ottimi risultati della passata stagione, il nuovo corso azzurro affidato a Klaus Höllrigl ha optato per la continuità, confermando il responsabile Francesco Semenzato e gli allenatori Pietro Dutto, Samantha Plafoni e Aline Noro. A loro si è aggiunto Saverio Zini, che, ritiratosi lo scorso marzo, è andato a sostituire nello staff tecnico il suo collega del CS Esercito Daniele Piller Roner, passato al gruppo Milano-Cortina 2026.

Dal 14 al 21 giugno, tutti presenti gli azzurrini: Marco Barale, Nicolò Betemps, Mattia Piller Hoffer, Christoph Pircher, Felix Ratschiller, Elia Zeni, Gaia Brunetto, Fabiana Carpella, Astrid Plösch, Ilaria Scattolo, Sara Scattolo e Martina Trabucchi.

Al termine del raduno, Pietro Dutto, delle Fiamme Oro, ha fatto il punto della situazione sul lavoro che si è svolto sul campo: «È stata una settimana molto dura, in quanto la terza di carico, con obiettivo concentrato sulla capacità aerobica e un volume di ore elevato. Avendo un gruppo ampio, formato da atleti di diverse età, ci sono tre diversi livelli di lavoro: uno per le più giovani, un altro centrale nel quale è presente la maggioranza del gruppo, mentre Gaia Brunetto ed Elia Zeni, che sono classe 2001 hanno un numero di ore leggermente più elevato, circa 24 a settimana, rispetto alle 21 delle più giovani. Devo ammettere che si è lavorato davvero molto bene, nonostante qualche atleta abbia avuto alcuni acciacchi, come spesso capita quando si riparte. La splendida struttura di Anterselva e il meteo favorevole ci hanno dato l’opportunità di allenarci al meglio. Domenica abbiamo poi deciso di separare i due gruppi: i maschi hanno effettuato cinque ore di allenamento in bici e le ragazze di camminata. Al prossimo raduno sarà il contrario. Per quanto riguarda il tiro, si è lavorato tanto sulla precisione, molto tiro su cartone e poco su sagoma. Alcuni atleti hanno anche utilizzato lo scatt, strumento del quale Aline (Noro, ndr) è esperta».

Al di là dell’allenamento, Dutto è rimasto piacevolmente colpito dalla compattezza del gruppo: «Dal punto di vista umano, questo gruppo è un autentico dream team. Si lavora veramente bene insieme, gli atleti sono molto legati e si aiutano a vicenda, c’è un bel rapporto con noi allenatori e anche tra noi dello staff tecnico si lavora molto bene, anche perché ormai ci si conosce da tempo. Sono veramente felice di lavorare in queste condizioni ambientali. Samantha e Aline sono i punti di riferimento sul tiro, io e Saverio, invece, sulla parte sci di fondo, mentre Francesco Semenzato ci coordina in tutto, ma ovviamente ci si aiuta. Per esempio, quando ci sono dei lavori impegnativi sul tiro, anche io e Saverio aiutiamo e viceversa. Sono veramente felice di far parte di questo gruppo e ringrazio la FISI, in particolare Klaus Höllrigl, per averci confermato la fiducia, come dico grazie alle Fiamme Oro che mi permettono di far parte di questa squadra».

In squadra tanti 2003, che oggi hanno quindi iniziato l’esame di maturità, un impegno da non sottovalutare. «Abbiamo dovuto tenere conto anche di questo nel fare i programmi di questa fase. Un impegno scolastico come l’esame di maturità consuma tante energie mentali, non manca lo stress, quindi vanno calibrati bene anche gli allenamenti».

A fondo pagina potete vedere la fotogallery del primo raduno azzurro.

Giorgio Capodaglio

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