È un periodo molto particolare per la nazionale svedese di sci di fondo. In primavera tre big hanno scelto di non allenarsi con la squadra nazionale ed effettuare la preparazione da sole. Linn Svahn, Frida Karlsson e Maja Dahlqvist hanno infatti optato per un proprio programma di allenamento seguendo i rispettivi allenatori.
Anche altre due atlete che hanno deciso di allenarsi con il team nazionale, però, hanno fatto una scelta "solitaria". Infatti, un po’ a sorpresa, nel programma di preparazione della squadra non è presente alcun raduno in quota. Il team è oggi a Sollefteå, poi ad agosto andrà a Torsby e Trollhättan, quindi settembre a Planica e Dobbiaco, infine tra ottobre e novembre a Vålådalen.
Il direttore agonistico della nazionale svedese, Anders Byström, ha così motivato la scelta in un’intervista all’Expressen: «Ora ci aspetta un lungo periodo senza grandi eventi in alta quota, e vediamo se possiamo migliorare la qualità senza andare in quota. Costa molto sia in energia che in denaro. Gli stessi atleti hanno chiesto di non stare via così tanto e per così tanto tempo. Vediamo sia in Svezia che in Norvegia che l’allenamento in alta quota non ha tanto valore per gli sciatori stessi». Anche se guardando le scelte fatte in passato da Bjørgen, Northug e Johaug, ma soprattutto oggi da Klæbo, quest’ultima frase non è propriamente esatta. Ma anche la stessa Svezia del biathlon andrà in quota.
All’Expressen, Byström aveva anche affermato di non sapere nulla di eventuali soggiorni in alta quota per conto proprio di alcuni atleti svedesi. Invece non è così, perché come riferito dal sito svedese, Jonna Sundling ed Emma Ribom andranno insieme a Lavazé, in Italia, a luglio. Anzi, secondo notizie in possesso di Fondo Italia, raggiungeranno il nostro paese il 10 luglio e si fermeranno fino al 25. Una buona notizia anche per la squadra azzurra, in quanto il gruppo femminile Milano-Cortina 2026, allenato da Renato Pasini, che vede al suo interno Nicole Monsorno, Francesca Franchi, Cristina Pittin, Martina Di Centa, Federica Cassol, Sara Hutter e Martina Bellini, sarà a Lavazé dal 18 al 30 luglio, ospite dell’Albergo Dolomiti. Le giovani azzurre, quindi, potrebbero avere anche l’opportunità di incontrare le due forti svedesi in allenamento.
«Vedono un’opportunità di migliorare grazie alla quota – ha affermato Magnus Ingesson, ex allenatore della nazionale svedese che è personal trainer delle due atlete – pensano di poterne trarre un effetto positivo. Idealmente, sarebbe stato bello per loro essere in Val Senales ad ottobre come al solito insieme alle compagne di squadra, ma quest’anno la nazionale ha un raduno a Vålådalen, quindi non è possibile. Cosa penso del fatto che la nazionale non svolgerà raduni in quota? Non commento. Personalmente, penso che la quota sia buona. Se non la pensassi così, direi a Jonna ed Emma di non andarci. Ci sono ancora molti che lavorano in alta quota durante tutto il periodo di allenamento. Come la Finlandia, che andrà sia a Lavazè ad agosto che in Val Senales questo autunno. E Johannes Hosflot Klæbo andrà in diversi campi».
Non essendo un raduno della nazionale, Sundling e Ribom, che avevano chiesto anche ad altre compagne di squadra se fossero intenzionate ad andare in quota, pagheranno il viaggio e il soggiorno a proprie spese.
Sci di Fondo – La nazionale svedese non fa raduni in quota, così Sundling e Ribom vanno da sole in Italia
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