LINK | 01 luglio 2022, 07:00

L'importanza della scelta di un linguaggio di programmazione di riferimento da parte dei coder in erba

La decisione di imparare a programmare non è di poco conto perché bisogna partire dal presupposto che ci si troverà davanti a una mole considerevole di nozioni perlopiù nuove e difficili da assimilare.

L'importanza della scelta di un linguaggio di programmazione di riferimento da parte dei coder in erba

La decisione di imparare a programmare non è di poco conto perché bisogna partire dal presupposto che ci si troverà davanti a una mole considerevole di nozioni perlopiù nuove e difficili da assimilare. La scelta di un percorso didattico ideale per le proprie prospettive d’inserimento professionale e adatto alle proprie esigenze è senz’altro rilevante, e contribuisce in maniera importante al raggiungimento dei propri obiettivi. 

I corsi Hackademy di Aulab rappresentano l’opzione migliore per chi vuole ottimizzare il proprio tempo e vuole tuffarsi nel mare dei concetti della programmazione attraverso un percorso intensivo utile e stimolante a livello didattico, ma anche vincente nel momento in cui ci si appresta ad entrare nel mondo del lavoro. Ma nell’ottica delle possibilità professionali a disposizione, un altro aspetto determinante è quello della scelta dei linguaggi di programmazione sui quali ci si vuole soffermare e basare la propria preparazione. In virtù del loro utilizzo - in alcuni casi massiccio e globale - e della loro diffusione, è facile comprendere che non si tratta di una decisione neutra. 

Primo step: definizione dell’obiettivo da raggiungere

Per fare una scelta oculata il primo passo da compiere è quello di definire con precisione quello che s’intende fare professionalmente parlando, ovvero, che tipo di operatore di codici s’intende diventare. Risposta tutt’altro che agevole viste le tante possibilità che il settore offre a livello di specializzazione. Ci sono persone che partono dall’idea di trovare lavoro senza esprimere, almeno all’inizio, una vera e propria preferenza. Un’impostazione che non preclude alcun tipo di strada, ma che potrebbe rallentare l’accesso nel mondo del lavoro. Avere le idee chiare sin dall’inizio, da questo punto di vista, semplifica molto i discorsi a livello di tempistiche e non risulta comunque definitiva. Il bello del mondo della programmazione è rappresentata proprio dalla facilità di accesso a carriere spesso anche lontane da quella su cui ci si è impegnati, grazie allo sfruttamento di quelle basi in comune sulle quali è facile aggiungere altri tipi di competenza.

Il linguaggio di base per un web developer

Chi si occupa di front-end incentra il proprio lavoro sullo sviluppo dell’interfaccia che servirà per l’interazione dell’utente a cui il prodotto è destinato. Un tipo di attività che viene svolta a stretto contatto col web designer e che implica uno sforzo in termini estetici e visivi piuttosto evidente. Il linguaggio di base e di riferimento per questo tipo di programmatore è senz’altro Javascript, che peraltro è anche uno dei più diffusi per tante finalità. Diverso il discorso per chi invece si occupa di back-end, ossia il programmatore che appronta tutto quello che non l’utente di un sito non vede, ma che permette il funzionamento del sito. Sono tanti i linguaggi server side che possono essere definiti essenziali, ma in questo caso dipende molto dalle preferenze di ciascun operatore. Parliamo tra gli altri di Java, C#, Ruby, ma anche di PHP che in realtà è un linguaggio di scripting. La sintesi di entrambi gli sviluppatori visti in precedenza è data dai programmatori full stack che hanno le basi tecniche più complete e versatili, che peraltro li rendono particolarmente appetibili dal mercato. Il linguaggio di base anche in questo caso resta Javascript, soprattutto dopo la creazione nel 2009 di Node Js, un framework che permette di usare questo linguaggio di programmazione anche lato server, rendendolo ancora più versatile e fondamentale da imparare.

Linguaggio di base per chi ambisce a una posizione in una determinata azienda

Alcune persone iniziano il proprio percorso didattico nel mondo della programmazione con l’obiettivo di entrare a far parte del team di lavoro di una particolare azienda. In questi casi la cosa migliore da fare è capire che tipo di linguaggi vengono utilizzati dalla stessa, in modo da orientarsi in maniera specifica su di essi. In alcuni casi le aziende fanno uso di linguaggi proprietari che li rende quasi inutili in altri contesti, limitando di fatto le proprie opzioni nel caso in cui ci si debba orientare verso un piano B.

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