Sci di fondo | 20 luglio 2022, 18:55

Sci di Fondo - Zorzi spiega la scelta di andare in Andorra: "Ho voglia di mettermi alla prova anche come aiuto allenatore"

Sci di Fondo - Zorzi spiega la scelta di andare in Andorra: "Ho voglia di mettermi alla prova anche come aiuto allenatore"

All’Italia ha regalato tante gioie e successi, conquistando medaglie olimpiche e mondiali, restando nella memoria collettiva per quell’arrivo con la bandiera in occasione della staffetta vinta alle Olimpiadi di Torino 2006. Dopo aver lavorato per l’Italia nel ruolo di skiman nelle ultime stagioni, Cristian Zorzi metterà ora la sua esperienza a disposizione della nazionale di Andorra, seguendo Esteve Irineu Altimiras.

Una scelta difficile per Zorzi, inizialmente inserito nell’organico della nazionale italiana di sci di fondo. Il finanziere trentino ha però deciso di mettersi alla prova all’estero, cercando di vivere una nuova esperienza, affiancando al ruolo di skiman quello di aiuto allenatore. Una sfida motivante che lo spingerà anche a fare molti sacrifici, in quanto per partecipare ai weekend di gara sacrificherà le proprie ferie.
«Non è stata una scelta facile – ha raccontato “Zorro” a Fondo Italiasoprattutto perché lascio persone come Brocard o Ronc Cella con cui ho condiviso tanto in questi anni. Sono però motivato dalla voglia di mettermi alla prova all’estero e scoprire anche nuove tipologie di lavoro. Da aiuto allenatore potrò approfondire la mia esperienza a livello internazionale, lavorare al fianco di un allenatore e allo stesso tempo partecipare alle riunioni FIS».

Per la nazionale italiana non è un fulmine a ciel sereno, in quanto Zorzi lo aveva già comunicato alla direzione agonistica dello sci di fondo. «Avevo comunicato questa mia intenzione già un mese fa – ha chiarito – anche a maggio, quando ero stato inserito nei quadri tecnici, avevo subito fatto presente di essere indeciso per vari motivi. Sapevano che già allora mi cercava Andorra, ma c’erano anche possibilità con la squadra azzurra di combinata nordica, anche in quel caso da allenatore, ma alla fine le cose non sono decollate. Così sono rimaste Andorra come skiman e aiuto allenatore, oppure Italia come skiman. A quel punto ho scelto di provare questa nuova esperienza».

Da tempo Zorzi aveva il desiderio di misurarsi anche come allenatore, al fianco di un coach più esperto. Ora questa occasione è arrivata. E pensare che qualche mese fa, però, l’olimpionico azzurro sembrava poter realizzare il suo desiderio con l’Italia. «In Primavera si era fatto anche il mio nome – ha svelato – Cramer avrebbe avuto il piacere di inserirmi nella squadra Under 23 al fianco di Carlo Zoller, ma purtroppo la cosa non è andata in porto. Io desidero tanto mettermi alla prova da aiuto allenatore, ho anche rivelato questa mia volontà allo stesso Freddy (Stauder, direttore agonistico azzurro, ndr). Ho sempre allenato a livello locale e con atleti amatoriali, ma ora vorrei provarci magari affiancando un allenatore esperto per imparare. Non pretendo di diventare subito allenatore, ma almeno di fare esperienza al fianco di una persona che svolge questo compito da anni. È arrivata Andorra e mi ha fatto proprio la proposta che speravo. In questa maniera potrò aumentare il mio bagaglio tecnico. Poi, è sempre possibile che possa scoprire di non essere adatto a questo ruolo, ma prima devo soddisfare questa curiosità».

Zorzi aiuterà quindi l’allenatore Joan Erola e sarà lo skiman di Irineu Esteve Altimiras, atleta che ha obiettivi importanti: «Lui ha già fatto vedere di avere grandi mezzi – ha ricordato Zorzi – ha cinque top ten in Coppa del Mondo, tre sul Cermis, ma anche a Falun entrò nei dieci. L’ho sempre seguito con attenzione, anche perché ho legato già da tempo con il team andorrano, dal momento che erano seguiti proprio da Zoller, quindi quando finivo la giornata, mi fermavo spesso a commentare e chiacchierare con loro. Mi piace l’ambiente famigliare della loro squadra, si crea un clima diverso rispetto agli altri team, essendo molto piccolo. Esteve è un atleta forte, si allena tantissimo, ma ha anche molti margini di miglioramento. Deve crescere nell’aspetto tecnico e nel modo in cui affronta la gara. Joan sa benissimo cosa fare con lui perché un ottimo allenatore. Esteve ha già dimostrato qualcosa, è ancora giovane e forse gli manca continuità. Nella passata stagione è stato limitato da alcuni problemi fisici. Comunque i presupposti per fare bene ci sono, anche perché questo ragazzo ha un gran motore, come si è visto più volte alla Sportful, deve solo migliorare tecnicamente per scaricare tutti i cavalli a terra anche sugli sci. Ce la farà, perché è un grande lavoratore. Sono felice che sia contento del fatto che darò una mano».

Adesso Zorzi vedrà l’Italia dall’esterno. «Sono convinto che Cramer sia l’uomo giusto, è un ottimo allenatore. Lo conosco bene da anni e mi piace la sua personalità, la capacità di restare sereno anche quando le cose non vanno».

Mai dire mai, però, “Zorro” non chiude le porte a un ritorno, ma prima vuole godersi questa opportunità: «Quando Esteve raggiungerà l’Italia, ci incontreremo per un briefing assieme, anche se il mio lavoro si concentrerà più sull’inverno. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura e ringrazio la Guardia di Finanza per avermelo permesso. Restare come skiman in Italia rappresentava la soluzione più comoda sotto vari aspetti, ma ho deciso di prendere la strada più difficile, mi preparo ad affrontare questo Zoncolan. Però chissà, se le cose dovessero andare bene, in futuro nulla mi vieterebbe certo di tornare». 

Giorgio Capodaglio

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