Sci alpinismo | 02 agosto 2022, 16:05

"Valore Alpino": gli alpinisti celebrano i 150 anni del Corpo degli Alpini aprendo una nuova via sul pilastro di sinistra della parete est del Siula Grande

"Valore Alpino": gli alpinisti celebrano i 150 anni del Corpo degli Alpini aprendo una nuova via sul pilastro di sinistra della parete est del Siula Grande

Nell’anno in cui il Corpo degli Alpini celebra i 150 anni della sua fondazione e i Reparti e le Brigate delle Truppe Alpine sono impegnati a salire le più importanti cime delle Alpi.  
Il Centro Addestramento Alpino, oltre ad essersi impegnato nel raggiungimento delle più prestigiose vette italiane tra le quali il Monte Bianco, Monte Rosa e Cervino, ha nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni dalla fondazione del Corpo degli Alpini, organizzato una spedizione all' inviolata parete est del Siula Grande (6344 mt slm) in Perù.
La possibilità di aprire una via nuova su questa imponente parete della cordigliera andina è stata condizionata da continue scariche di massi sulla linea di salita prescelta e nonostante i diversi tentativi di salita lungo i primi 150 mt della parete intorno al 15 di Luglio gli Alpinisti hanno scelto di spostarsi su una zona diversa della parete est dando priorità alla sicurezza del personale optando quindi per uno dei piani alternativi previsti.
 
Dopo aver spostato in breve tempo il campo avanzato lo scorso 21 Luglio c.a.,  i componenti della spedizione hanno iniziato la scalata lungo una nuova linea individuata sul pilastro di sinistra della parete est. Alle ore 13.00 di Sabato 23 Luglio il Cap. Matteo della Bordella e il C.le Magg. Ca. Sc. Marco Majori, con il supporto tecnico del Ten. Col. Stefano Cordaro e del C.le Magg. Sc. Alessandro Zeni hanno raggiunto la vetta del Siula Grande (6344mt slm) per poi rientrare al campo base e in totale sicurezza nella serata di domenica 24 Luglio 2022.

L'intitolazione della nuova via: "Valore Alpino" conosciuto ai più anche come la "trentatré" ovvero il celebre inno degli alpini, vuole simboleggiare il forte legame che il Corpo ancora nutre con la montagna e le persone che la vivono e soprattutto l'imperituro ricordo che lega gli alpini a coloro che in montagna sono "andati avanti"
 
Il successo di questo particolare progetto, inserito nella programmazione alpinistica pluriennale “Vertical Dreams”, vanta, oltre alla vetta, anche il conseguimento di una serie di obiettivi indiretti, legati alla natura e alla complessità dell’intera spedizione:
raccolta di esperienze e di lezioni apprese da riportare alle Unità Alpine (Verticalità e Articità);
l’esplorazione di nuovi itinerari adattandosi alle situazioni contingenti;
la sperimentazione di materiali;
l'implementazione di aspetti medici legati alla montagna come la telemedicina, uniti alla  comunicazione satellitare che hanno garantito la salute del personale impiegato;
la metodologia dell’allenamento per la preparazione fisica e l’alimentazione;
l’addestramento alla pianificazione (autonomia logistica e mission command in situazioni estreme);
l'implementazione del decision making frutto della formazione psicologica militare.

Comunicato Stampa

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