Sci di fondo | 30 novembre 2022, 19:00

Sci di Fondo - Norvegia femminile, la ricetta per la risalita si chiama autostima

Sjur Ole Svarstad e il suo assistente Rune Kveen puntano molto sull'aspetto mentale per motivare una nazionale che cerca punti di riferimento dopo il ritiro di Johaug

Sci di Fondo - Norvegia femminile, la ricetta per la risalita si chiama autostima

Se la nazionale norvegese maschile di sci di fondo ha praticamente monopolizzato i podi nell'appuntamento di esordio di Coppa del Mondo, quella femminile ha sofferto lo strapotere della Svezia, e segnatamente di Emma Ribom, Ebba Andersson e Frida Karlsson. La Norvegia femminile, criticata l'anno scorso per gli scarsi risultati e per non aver saputo trovare un'erede di Therese Johaug, si è aggrappata a Tiril Udnes Weng, che a Ruka ha conquistato due terzi posti (uno nella sprint e l'altro nella 20 km a inseguimento a libero). Secondo la classe '96 i risultati sono merito della nuova coppia di allenatori, composta da Sjur Ole Svarstad e dal suo assistente Rune Kveen.

«Creano una bella atmosfera e sono appassionati della loro professione. Ci sono allenatori che ami e per i quali vuoi rendere, e loro due rientrano tra questi», queste le parole di Weng a TV2. «Sono allenatori da sogno. Spero che continuino per tutta la mia carriera e anche un po' più a lungo».

La Norvegia può dirsi contenta anche per i due quarti posti nella 20 km a inseguimento a libero e nella 10 km a classico, merito rispettivamente di Heidi Weng e Anne Kjersti Kalvå. Secondo quest'ultima, Svarstad e Kveen «credono molto in quello che fanno. Spingono e motivano l'intero gruppo, e sono due delle persone più divertenti che conoscano, dunque mantengono alto l'umore e il coraggio. È un po' insolito essere elogiate. Ed è bello che provino a migliorare la nostra autostima: con questa, i risultati arriveranno».

Valerio Barretta

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