Julia Simon incomincia, dal punto di vista sportivo, il 2023 esattamente come aveva terminato il 2022: in testa alla classifica generale di Coppa del Mondo e con un secondo posto in gara. Nella tappa di casa il format era quello della Partenza in Linea, oggi a Pokljuka quello della Sprint, ma il risultato non cambia. In occasione della conferenza stampa, ai microfoni dell’IBU la francese esprime tutta la sua gioia per il risultato odierno.
"Sono molto felice della mia performance; è stata una gara molto dura, specialmente sulla pista dove le gambe facevano molto male, ma alla fine è stata una giornata positiva con il tiro perfetto che mi ha permesso di battagliare con Elvira [Oeberg, nrd] e Doro [Wierer, nrd]" Come anche le sue compagne di podio, anche l’atleta classe 1996 ha avuto qualche difficoltà a riadattarsi ai ritmi di gara dopo le due settimane di stop, nonostante la partecipazione al World Team Challenge da cui è tornata vittoriosa assieme a Fabien Claude, e che forse ha in parte contribuito a non farle perdere l’abitudine al successo. "Per è stata la prima volta a Schalke ed è stata un’esperienza pazzesca, mi sono proprio divertita con tutte quelle persone nello stadio che facevano il tifo per noi ma allo stesso tempo c’era tanta pressione quindi mi è stata d’aiuto per oggi ma mi ha insegnato tanto anche a gestire la pressione del pettorale giallo"
Il tifo di certo non è mancato oggi a Pokljuka dove Simon ha potuto ritrovare diversi fan francesi accorsi per seguire la propria nazionale. "È incredibile, ormai i fan francesi sono ovunque! Fa piacere ovviamente vederli sulla pista ad incitarci, per noi è importa ed è bello anche vedere diverse bandiere francesi sventolare quando sei sul podio"
Tornando sulla gara, Simon non è stata affatto impensierita dai pochi giorni di allenamento a disposizione, spiegando che, da atleta, gareggiare è sempre la parte migliore. Infine ha provato a spiegare quale sia secondo lei il segreto per affrontare al meglio un tracciato molto tecnico come quello sloveno e un poligono solo in apparenza semplice, dove ha già trovato diverse volte il successo, come ad esempio nella Single Mixed Relay dei Mondiali del 2021. "Il poligono non è affatto semplice perché siamo comunque in quota e il tracciato è molto duro, nella prima parte bisogna lavorare molto e poi in discesa ci sono molte curve e le gambe finiscono per far davvero male e credo sia un tracciato ideale per me con tutti i suoi saliscendi in cui mi diverto molto ed è importante restare sempre concentrati, il resto verrà con l’esperienza anno dopo anno e quest’anno mi sento molto più matura"
Biathlon – Julia Simon: “Le gambe facevano male ma il tiro perfetto ha permesso la battaglia con Elvira e Doro”

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