Sci di fondo | 09 gennaio 2023, 14:20

Katharina Hennig a Fondo Italia: "La crescita della squadra tedesca è il frutto di tanti anni di lavoro"

Katharina Hennig a Fondo Italia: "La crescita della squadra tedesca è il frutto di tanti anni di lavoro"

È stata una delle grandi protagoniste del Tour de Ski, così come per tutta la stagione. Katharina Hennig, come se ce ne fosse ancora bisogno, ha dimostrato di essere ormai una fondista con cui tutte devono fare i conti se vogliono ambire al successo. Dopo aver già sfiorato più volte il successo in questa stagione, Hennig è riuscita finalmente a ottenere la sua prima vittoria in Coppa del Mondo nella mass start da 15 km di Lago di Tesero.

Un successo che le ha permesso di chiudere anche al quinto posto il Tour de Ski, nonostante un po’ di sofferenza nella scalata finale sul Cermis, dove ha chiuso 19ª: «È stata veramente dura – ha ammesso dopo la gara – in mattinata non mi sentivo bene, ero indecisa se partire o meno, ma vista la mia posizione in classifica ho deciso di arrivare fino alla fine. Sono veramente felice di essermi presa questo rischio e aver chiuso in quinta posizione. Sono orgogliosa di aver mantenuto la top five nonostante non mi sentissi bene, ora mi auguro di non ammalarmi».

Hennig è arrivata poco dopo Frida Karlsson, ma non si è accorta delle problematiche avute dalla svedese, perché lei stessa non era al meglio: «L’ho saputo solo due minuti fa – ha affermato ieri in mixed zone – non mi ero accorta di nulla, anche perché io stessa non stavo bene, sentivo dolore».

A Fondo Italia, la tedesca è poi tornata sulla sua vittoria nella mass start in classico ottenuta sabato a Lago di Tesero: «È stata veramente una bella e grande emozione. Ero veramente felice, anche per la squadra e la mia famiglia che era a bordopista a sostenermi. Sono riuscita a conquistare la mia prima vittoria proprio con loro presenti. È stato incredibile».

A Hennig abbiamo poi posto una domanda sulla crescita generale del movimento femminile dello sci di fondo tedesco: «Abbiamo lavorato tanto negli ultimi anni. Da Pyeongchang, dove eravamo un team molto giovane, in poi, abbiamo fatto tanti passi avanti, allenandoci moltissimo. Stiamo andando sempre meglio e ciò è motivato anche dal fatto che ci spingiamo sempre di più l’una con l’altra durante le sessioni di allenamento. Quello che vedete è il frutto del duro lavoro di anni».

Giorgio Capodaglio

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