«Posso e devo fare di più, ho voglia di rivincita». E questa rivincita Didier Bionaz se l’è presa eccome. Ad Anterselva, nella tappa di casa della Coppa del Mondo di biathlon, l’aostano è stato autore di una bella rimonta che l’ha portato in zona punti pur partendo con il pettorale 48 dopo la brutta prestazione nella sprint di ieri.
Il classe 2001, 29esimo nella pursuit, è stato tradito dalla sessione in piedi, dove ha commesso tre errori, ma è senza dubbio contento della sua pursuit: «Mi è andata abbastanza bene oggi. Sono contento della prestazione, sono partito all’attacco, forse ho anche un po’ esagerato. Al terzo giro mi sono detto che sarebbe stato meglio gestirmi un po’, anche perché ero intorno alla 20esima posizione. Nelle ultime due tornate, però, andavo con grandissima facilità, mi sono quindi concentrato sul trovare lo zero al poligono senza pensare troppo. Alla fine è uscita una bella prestazione: l’ultimo giro è stato duro, eravamo in tanti e ho dovuto lottare parecchio. A terra ho molta sicurezza ed è quella che mi manca in piedi. Quest’anno ho fatto grandissimi passi avanti a livello di tiro, mi dispiace non riuscire a farlo vedere in gara, perché in allenamento ho sparato davvero bene in queste tre settimane».
«Mi dispiacevano dunque quelle brutte serie che derivavano da un approccio mentale. Penso troppo al poligono: voglio essere troppo preciso ma invece devo essere più fluido. Mi è successo un po’ di volte di essere bloccato dalla voglia di risultato, invece di divertirmi. Credo che alla fine questo sia causato anche dalla stagione scorsa, dove volevo fare tanto e poi alla fine ho raccolto poco per vari motivi. Quest’anno ho voglia di fare, solo che delle volte questa voglia è troppa, la patisco e ci consumo troppe energie», ha continuato il valdostano. «Se ieri ero giù? Più che altro ero arrabbiato con me stesso. Sapevo di essere in condizione e in allenamento avevo sparato molto bene; mi sembrava di aver buttato una gara. Poi ho riflettuto sul fatto che dovessi rilassarmi di più. Quando sei più tranquillo le cose vengono da sole. A livello tecnico e atletico ora non mi manca nulla, serve solo rilassatezza, mi devo godere un po’ di più le cose».
Ora arriva la staffetta, gara verso la quale Bionaz è piuttosto ottimista: «Tre gare in tre giorni sono difficili, già oggi sentivo parecchio nelle gambe la gara di ieri, sarà una delle prove più importanti perché dimostra il valore della squadra. Avremo di nuovo una squadra molto giovane, vediamo cosa possiamo fare. Secondo me possiamo ottenere un buon risultato, certamente sarà importante il tiro: nelle staffette è quello che più conta».
Biathlon – Il riscatto di Bionaz: “Ieri ero arrabbiato con me stesso, oggi ero più tranquillo, bella prestazione”
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