Johannes Hœsflot Klæbo non fa sconti e si mette subito davanti anche a Livigno, firmando la qualificazione dell’inedita sprint in tecnica libera, recupero – per modo di dire – della tappa inizialmente prevista nel centro di Milano.
Il norvegese che ha dominato il Tour de Ski ha coperto il tracciato di 1,2 chilometri in 2’22"52 lasciando a 0"79 il francese Lucas Chavanat, con lo svedese Edwin Anger autore del terzo tempo di giornata con un gap di 1"24 dal fenomeno Norge.
Dopo il poker al femminile, sono ben cinque gli azzurri che approdano alle batterie: c’è naturalmente Federico Pellegrino (ottavo tempo a 3"89 da Klæbo) e con lui anche il trentino Simone Mocellini (16°) che dopo i due podi in tecnica classica trova quindi spazio anche nel tabellone principale di una sprint nell’altra tecnica. Semaforo verde – meno scontato – anche per l’altoatesino Michael Hellweger (20°), per l’altro trentino Giovanni Ticcò (22°) con il friulano Davide Graz a completare il poker di italiani grazie al 24° tempo. Fuori di poco – solo tre centesimi – invece Mikael Abram beffato dal 31° tempo di poco davanti a Francesco De Fabiani (33°).
Il tabellone principale prenderà il via qualche minuto prima delle 14, con Klæbo nella prima batteria – senza azzurri – e Federico Pellegrino nella seconda insieme ad Anger e Jouve (11° tempo). Nella terza heat spazio quindi a Chavanat con Hellweger (Riebli e Taugbøl sono avversari temibili) con Mocellini e Ticcò inseriti in quarta batteria spalla a spalla con lo svizzero Grond e Pål Golber. Nell’ultima serie, spazio per Graz con il francese Jay ed il tedesco Stölben.
Sci di fondo – Klæbo davanti anche a Livigno. Bene Pellegrino (8°), Mocellini, Hellweger, Ticcò e Graz

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