Salto con gli sci - Ljøkelsøy: "Westman può diventare la migliore al mondo"

Dopo aver compiuto l'ultimo salto del suo weekend di Wisla, in Polonia, Frida Westman era la risultante di emozioni opposte. Da un lato, la gioia incontenibile per aver dato alla Svezia il primo podio in Coppa del Mondo negli ultimi 30 anni, dall'altra la tremenda paura di un nuovo infortunio ai legamenti crociati. La classe 2001 è atterrata infatti male sul ginocchio destro, ma una successiva artroscopia al ginocchio l'ha tranquillizzata: si trattava "solo" di un infortunio al menisco. Da quel momento in poi, la svedese ha avuto in testa solo un obiettivo: recuperare in tempo per Planica, allenandosi duramente nella galleria del vento di Bromma, in Norvegia, all’interno della quale è possibile riprodurre le condizioni di gara.

Westman difatti è scomparsa dai radar della Coppa del Mondo, ma dovrebbe tornare in una delle tappe immediatamente precedenti alla rassegna iridata, anche per ritrovare le sensazioni della competizione diretta. Al di là di un obiettivo che è oramai temporalmente vicino, il suo allenatore Roar Ljøkelsøy vede nella svedese grandissimi margini di miglioramento: «In una sola serata possiamo passare in aria tanto tempo quanto ne abbiamo passato sul trampolino per diversi anni», queste le sue parole, riportate da skijumping.pl. «Grazie a questi allenamenti Frida ottiene una migliore posizione in aria, rafforza il suo corpo e migliora il controllo del volo. Può essere la migliore del mondo. Il nostro obiettivo è quello, e c'è molto da fare».