OBERHOF – Un colpo, il quarto del secondo poligono, appena alto. Il bersaglio sbordato che non si chiude: è tutta lì la distanza dal podio di Lisa Vittozzi, quinta al traguardo della sprint di Oberhof. Al parterre iridato la carabiniera sappadina non può nascondere la recriminazione e quel pizzico di delusione per una medaglia sfumata per un dettaglio.
"Brucia abbastanza, mi sto mangiando le mani. Ma il biathlon è questo e non resta che accettare la situazione e guardare avanti. Sono in una buona posizione per l’inseguimento e cercherò di fare meglio domenica. Dal punto di vista fisico mi sono sentita molto bene, credo di aver gestito la gara nella maniera giusta e non vedo l’ora che arrivi domenica. Ho molta ambizione: sono qui per una medaglia e altri obiettivi. Non vuole essere un’ossessione ma vorrei tornare a casa con altre soddisfazioni".
Era prevedibile una Öberg così in palla? Certo che domenica le prime due avranno un bel vantaggio rispetto a Persson e al resto del gruppo. Vittozzi partirà con 45" di gap da Herrmann, una ventina di secondi invece dal terzo posto.
"In realtà già ad Anterselva Hanna Öberg aveva dimostrato di essere cresciuta sugli sci. Qui ad Oberhof lo zero paga sempre: non avevo pensato a lei come ad una favorita, ma sono contenta per lei perchè se lo merita. Il distacco non è poco, è vero, ma anche ad Anterselva sono riuscita a tornare sotto da lontano e posso farcela anche domenica".
Biathlon – Lisa Vittozzi: “Brucia abbastanza, mi sto mangiando le mani. Ma domenica voglio salire in alto”

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