È difficile, giornata dopo giornata, trovare degli aggettivi per descrivere Johannes Thingnes Boe, che sta letteralmente riscrivendo la storia del biathlon. Extraterreste è forse la parola più adatta in questa circostanza: il norvegese, infatti, partito con il pettorale 11, è il primo a chiudere la gara, superando anche Quentin Fillon Maillet, campione olimpico in carica nel format, che era partito ben 2 minuti e mezzo davanti a lui. Con questo passo sugli sci, riesce a chiudere la gara in testa con 49’57”5 nonostante due errori commessi nella seconda e nella terza serie. A livello mondiale, la 20km individuale era l’unica gara in cui non aveva ancora conquistato la medaglia d’oro: in precedenza, il suo miglior piazzamento era stato infatti la medaglia d’argento ottenuta nei mondiali italiani di Anterselva nel 2020.
Alle spalle del norvegese, il compagno di squadra Sturla Holm Laegreid, l’unico che, con lo zero, avrebbe potuto provare ad impensierlo: l’ultimo bersaglio nell’ultima serie, però, assieme ad un ultimo giro non brillantissimo, gli toglie ogni possibilità di giocarsi l’oro nell’ultima tornata e chiude la sua gara ad 1’10”7, conquistando la medaglia d’argento. Come per la pursuit di domenica, a fare compagnia alla solita doppietta norvegese, che tante volte abbiamo visto in stagione, è lo svedese Sebastian Samuelsson che con un errore nella terza serie, chiude in terza piazza a 1’11”1. Lo svedese è quarto nel Course Total Time, ma ciò che più colpisce è la sua ultima tornata, in cui è dietro solo a Johannes Boe.
Fuori dal podio Quentin Fillon Maillet, che ha battagliato per la medaglia più importante fino all’ultimo poligono, quando anche per lui è l’ultimo bersaglio a compromettere la sua gara; per il transalpino ad ogni modo, l’ultima tornata difficile – le condizioni molto particolari e difficili del tracciato hanno fatto faticare molti atleti – lo relega in quarta posizione, con un ritardo 1’31”9. Nel finale il francese viene addirittura superato da Johannes Boe, ed insieme si avviano verso il traguardo, ma non basta a recuperare secondi preziosi per salire sul podio. Chiudono la top 6 Benedikt Doll, quinto a 2’09”6 con 1 solo errore nella prima serie e Niklas Hartweg, sesto con 2’31”8 di ritardo dalla testa anche lui con un solo errore.
Migliore degli italiani è Tommaso Giacomel: il trentino chiude la sua gara con 3 errori e un ritardo di 4’19”8, con un ottimo 11esimo tempo sugli sci. Il valdostano Didier Bionaz è invece 26esimo, con un solo errore nella prima serie in piedi a 5’16”2, mentre Elia Zeni, con 2 errori, è 46esimo a 6’55”9; per il giovane trentino una gara solida, considerando che ha debuttato nel circuito maggiore solo ad Anterselva. Comprensibilmente difficile l’individuale per Lukas Hofer, che chiude 72esimo con 4 errori e un ritardo di 8’59”1.
Biathlon – Johannes Boe spaziale, oro anche nell’Individuale
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